martedì 29 marzo 2016

Daredevil, stagione uno


Se sul versante cinematografico si può tranquillamente affermare che la Marvel abbia asfaltato la DC Comics con una scarica di produzioni che neanche un attacco di dissenteria dopo un'indigestione di impepata di cozze avariate, nel campo delle serie televisive la casa di Batman e Superman si è invece mossa bene e in anticipo, prima con il buon successo di Smallville e Lois & Clark, e più di recente con Arrow e The Flash. La multinazionale dell'intrattenimento, creata da Stan Lee ed oggi di proprietà del gruppo Disney, non poteva che rispondere adeguatamente all'offensiva degli eterni rivali e così, dopo aver lanciato The Shield (giunto alla terza stagione), ha cominciato ad occuparsi dei super-eroi, privilegiando ovviamente quelli calati nella realtà urbana, con produzioni quali Agent Carter; Powers; Jessica Jones (lanciate nel 2015) e Luke Cage; Iron Fist; The Defenders (in arrivo nel corso di quest'anno).
Nel 2015, su Netflix, è partita anche la prima di Daredevil (noto in Italia come Devil), super-eroe cieco creato insieme alla prima ondata di characters nei primi sessanta dalla fantasia di Lee e Kirby e dalle matite di Bill Everett, ma che nel corso degli anni ha beneficiato dello stile acido e visionario di Gene Colan e di quello crudo e inconfondibile di Frank Miller.
Proprio nella saga di Hell's Kitchen del disegnatore (e autore), tra gli altri, di 300 e Sin City, trova ispirazione questo Daredevil televisivo (che succede a quello cinematografico del 2003 con protagonista lo stesso Ben Affleck che oggi veste il costume di Batman) che si avvale di un ottimo cast composto da Charlie Cox nel ruolo di Matt Murdock/Devil; Vincent Onofrio nei panni di un tormentato ma spietato Richard Fisk/Kingpin; Rosario Dawson in quelli di una coraggiosa infermiera e David Carradine nel panni dell'insegnante di arti marziali del giovane Murdock.
Per dodici dei tredici episodi complessivi la serie è davvero notevole nel ricreare l'ambientazione decadente e oscura di questo quartiere violento e degradato di New York: trama, dialoghi e personaggi di contorno (da uno spettacolare Elden Henson/Foggy Nelson socio di Murdock ad un Vondie Curtis-Hall/Ben Ulrich che, benché gli venga cambiato il colore della pelle  - da bianca a nera -  rispetto ai fumetti, incarna egregiamente lo spirito del giornalista di denuncia) si avvicinano al paradiso delle trasposizioni da strips a piccolo schermo, salvo poi, nell'ultimo episodio, sbracare clamorosamente nei peggiori cliché del genere.
 
La già annunciata seconda stagione partirà a giorni e si avvarrà  della partecipazione di Elektra (interpretata da Elodie Yung) e, soprattutto, The Punisher (Jon Bernthal, di recente visto di The wolf of Wall Street e Show me a hero, ma che tutti ricordiamo bene come amico/rivale di Rick Grames in The Walking Dead).

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