sabato 21 novembre 2009

When the walls come tumbling down


Sapevo di questa cosa del nuovo disco dei Rammstein. Cioè che in Germania avevano vietato di esporre Liebe ist fur alle da, l'album della band, in tutti i luoghi frequentati da minori di 18 anni. Quindi, a parte i sexy shop (che non mi risulta vendano ancora dischi)il nuovo cd finisce per decreto sotto il bancone delle rivendite ufficiali. Lo compra solo chi sa che esiste, per gli altri puppa.
La cosa sorprendente è che la censura giunge da un paese piuttosto tollerante in tema di sconfinamenti in ambito sessuale dell'arte. La copertina dell'ultimo lavoro della band tedesca raffigura il leader del gruppo nell'atto di intervenire con una mannaia da macellaio su una giovane donna distesa su di un tavolo, e i censori germanici hanno pensato che la cosa potesse turbare le giovani menti locali.

Ho scoperto un'altra cosa, grazie ad un collega. Il primo singolo estratto dall'album (Pussy) è veicolato da un video (ed un testo, questa volta in inglese) molto esplicito. All'inizio non mi sono nemmeno dato il disturbo di guardarlo, pensavo alla solita operazione di culone e tettone alla moda dell'hip hop, materiale pruriginoso per quindicenni allupati.

Invece no, mi dice accaldato il collega di cui sopra, hanno fatto un video hard, con falli, vagine e penetrazioni incluse! E non è tutto, gli attori protagonisti della performance sono proprio loro, i Rammstein!

A questo punto sì che mi scatta la curiosità. Grazie ad un amico del forum, recupero la versione uncensored, e appuro che è proprio così. Gli ultimi secondi della clip sono a tutti gli effetti flash di un film hard core (cumshot finale incluso). Prima, tutti i clichè del genere, le "situazioni" che servono ad introdurre maldestramente le scene di sesso nella consuetudine di queste produzioni.

I Rammstein sono l'unico gruppo metal tedesco a cantare nella lingua madre, ad aver anche raggiunto un successo planetario. Li hanno sempre accompagnati le polemiche. Le accuse di filonazismo (mai argomentate, per la verità, come se bastasse essere tedeschi e fare musica violenta...), di misoginia, di istigazione alla violenza sono sempre state all'ordine del giorno. Non ho mai capito una cippa di merlo dei loro testi, non posso dire di essere un loro fan, ma sicuramente gli riconosco una forte ragion d'essere, a differenza di decine di altre band prescindibili.

Ecco, allora mi sono chiesto, perchè fare un'operazione di questo genere?
Certo, la prima risposta è il marketing d'assalto, la pubblicità. E qui bisognerebbe capire se hanno raggiunto lo scopo. Non ho elementi per valutarlo. Il rischio effetto boomerang in questi casi è sicuramente enorme, ad ogni modo.

Ho l'impressione che quella della promozione non sia l'unica giustificazione a sostenere un'iniziativa di rottura come questa.
Il coinvolgimento personale, la banalizzazione del rapporto sessuale, la riproposizione degli schemi dei film porno...

E se invece i tedeschi abbiano voluto fare da precursori e infrangere una barriera tra due forme d'intrattenimento (arte?) popolare che hanno sempre copulato tra loro, ma che (ipocritamente?) si sono sempre fermate un passo prima di espicitare il loro connubio?

Si saranno guardati in faccia a lungo e poi qualcuno avrà infine detto: - è un duro lavoro, ma qualcuno deve pur cominciare a farlo, ya?-

Ma anche no, non lo so.
Magari sono solo un manipolo di crucchi filonazi, misogini e violenti.
Ai posteri l'ardua sentenza.


4 commenti:

jumbolo ha detto...

mi hanno sempre incuriosito. mi sono documentato, affidandomi ad un'amica che ne sa sempre più di me. i rammstein sono avanti, e i loro concerti, ai quali purtroppo non ho ancora assistito, sono grandi spettacoli, alla maniera del migliore marilyn manson.
non sono per niente filodestrorsi, e sono sicuro che il tuo ragionamento sul porno fila.

monty ha detto...

Pur apprezzandoli solo a piccole dosi,
la voglia di vederli dal vivo c'è,
visto quello che riportano le cronache
dei loro show...
Fa piacere che condividi la mia
analisi sul resto.

Filo ha detto...

Sinceramente più che di pubblicità non so di cosa si possa parlare.
Chiamare il singolo di lancio "Pussy" secondo me già la dice lunga sulle intenzioni della band.

Gemelle a rotelle ha detto...

Mmmm, ancora c'è bisogno di giustificare operazioni del genere? Gli andava di farlo, punto e basta, non credo ci siano spiegazioni nobili. Il porno è sdoganato da anni, e da anni s'intreccia con l'arte, pittura, fotografia, letteratura, cinema. Nella musica...scusate, ma "Je t'aime moi non plus" di Gaisbourg ce la siamo dimenticata? E PARIS HILTON????