giovedì 30 agosto 2007
Requiem
La terra vista da un marziano
martedì 28 agosto 2007
Torna Daniele!
Pelè all'Inter!
Il centrocampista portoghese, classe 1987, nazionale under 21, è stato acquistato a titolo definitivo dal Vitoria Sport Clube de Guimaraes e ha firmato un contratto che lo legherà all'Inter sino al 30 giugno 2012.
Rassegna stampa
2) Il drammatico errore del ginecoloco di Milano, che praticava un aborto selettivo su due gemelli per intervenire su uno dei due feti gravemente malformato,e che per errore ha eliminato invece quello sano, sembra fatto apposta per alimentare le polemiche degli integralisti cattolici e degli antiabortisti in genere (che poi sarebbero gli stessi che si dichiarano antidivorzisti per poi divorziare, per la sacralità della famiglia e poi fanno i festini a mignotte e coca, contro i culattoni e poi vanno a travesta, e chi più ne ha...).
Dubito che questa gente si ponga domande e sviluppi un ragionamento (partendo magari dalla banalissima considerazione: senza 194 finiranno gli aborti o torneremo alla bassa macelleria sulle donne?), visto che molto ecclesiasticamente negano come principio la possibilità dell'aborto anche in casa di gravidanza dopo uno stupro. Credo invede profondamente alla loro malafede, sopratutto da parte di chi, e sono tanti, troppi, in caso di necessità, tipo figlia sedicenne ingravidata, chiama l'amico medico antiabortista, che però in privato e con l'opportuna discrezione, un favore non lo nega di certo.
Le amiche che l'hanno visto, a fronte della mia affermazione "non so se me la sento di vederlo", mi hanno risposto, un pò solennemente, che è un dovere civile farlo. Sarà un dovere per chi predica bene e razzola male, dico io, a me non serve.
lunedì 27 agosto 2007
Scusate il ritardo
Comunque, scriveva lo Scanzi: “si sono dette tante cose sull’artista Gaber, ma nessuno ha celebrato a dovere il fatto che nei suoi spettacoli faceva venire giù i teatri per gli applausi”. Ad ascoltare le sue performances c’è da credergli.
Dopo diversi tentativi a vuoto intanto, sicchè di scaricarlo non mi garba, sono riuscito a trovare anche Il teatro canzone, oggi lo ascolto durante il tragitto da/per il lavoro, e speriamo che sulla Rivoltana si sia tornati al traffico usuale, cioè ad una percorrenza obbligata di almeno cinquanta minuti.
Mi è venuto in mente, a post pubblicato, qualè stato il mio primo approccio con Gaber. My sisters avevano comprato un doppio, Io se fossi Dio, inquietante monologo che da bambino mi aveva attratto e terrorizzato. Anche le facciate del vinile erano uniche: tre facciate incise e una completametamente liscia. Avete mai visto un vinile senza solchi? Paura...
venerdì 24 agosto 2007
Bruno Trentin, 1926/2007
Laureato in giurisprudenza, ha studiato anche presso la Harvard University, per poi tornare in Francia nel 1941, dove ha combattuto la Repubblica di Vichy. Dal 1943 al 1945 ha preso parte alla Resistenza, sia in Francia che in Italia, dove ha militato nelle formazioni partigiane di "Giustizia e Liberta" alla cui fondazione ha contribuito, assumendo nel 1944 il comando di una brigata.
Nel 1949 si è iscritto alla Cgil, iniziando a lavorare nell'Ufficio studi economici. L'anno dopo è entrato nel Partito comunista italiano, diventando membro del Comitato Centrale dal 1960 al 1973: con il Pci è stato eletto consigliere comunale a Roma (1960-1973) e deputato nazionale (1962-1972).
Nel sindacato è stato eletto vicesegretario nel 1958, mentre dal 1962 è stato segretario generale della Fiom, mantenendo l'incarico, assieme a quello di segretario generale della Federazione unitaria della metallurgia (Flm), fino al 1977. In quell'anno è diventato segretario confederale della Cgil nazionale.
Eletto segretario nazionale della Cgil il 29 novembre 1988, succedendo a Pizzinato, ha ricoperto l'incarico fino al 30 giugno 1994. Nel 1993 ha stipulato con Cisl e Uil lo storico accordo sulla politica dei redditi che pose termine al sistema della scala mobile.
Negli anni successivi Trentin ha assunto la responsabilità dell'Ufficio programma della Cgil, carica ricoperta fino all'elezione al Parlamento europeo nel giugno 1999. Nel Parlamento europeo è stato membro della Commissione per i problemi economici e monetari, membro sostituto della Commissione per l'occupazione e gli affari sociali, membro della Delegazione per le relazioni con il Consiglio legislativo palestinese.
Membro anche del Cnel (Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro), il 25 gennaio 2002 è stato eletto deputato nelle liste dei Democratici di Sinistra, divenendo presidente della Commissione nazionale per il Progetto. Ha scritto tre libri: Lavoro e libertà (1994), Il coraggio dell'utopia (1994), La città del lavoro (1997).
giovedì 23 agosto 2007
25 settembre 2007
2 ottobre 2007
mercoledì 22 agosto 2007
MVB
martedì 21 agosto 2007
Rewind
Arrivo, mi sistemo, metto in ordine i dischi, faccio qualche prova di missaggio, mi dò un tono. Cominciano ad avvicinarsi le ragazze (quelle due o tre che non avevano trovato un posto migliore in cui intristirsi) e mi chiedono Please don't go, non l'originale di KC and the Sunshine Band, ma la cover di un certo Haddaway, che oggi probabilmente sarà sotto un ponte qualunque in una qualunque città inglese.
Arriva il culmine della serata dopo qualche giochino idiota che nemmeno uno sceneggiatore della saga di Pierino avrebbe osato proporre, e si scende tutti in taverna per il deejay set.
Mi si avvicina un ragazzotto che conoscevo di vista per averci scambiato qualche parola lì al bar. Mi fa, raccogliendo tutta la diplomazia di cui è capace: "vedi, tu ascolti roba tosta. Cazzo, una vera figata. Ma alle feste...la gente...vuole ascoltare...altre cose. Vogliono sballare...agitare le mani...vogliono ascoltare QUESTA ROBA" E tira fuori una cassettina di techno. La guardo, me la giro tra le mani. E' bianca senza nemmeno i titoli delle canzoni. C'è la durata però. Un ora e mezzo di sballo non stop! Guardo la cassetta e la gente che balla i Chicago. La canzone sta per finire. Fisso il ragazzetto, vorrei ribattere puntigliosamente qualcosa. Non me la sento, troppo grande lo smacco, troppo pubblica la figura di merda. Mollo il colpo. Infilo la cassetta nell'impianto di diffusione e premo play.
Prima o poi Anders arriva
sabato 18 agosto 2007
Due o tre cose che so di Elvis.
due (questa è personale) - Elvis Presley è il primo artista non italiano che ho ascoltato da ragazzino, un mio amico del piano di sopra mi aveva prestato un doppio greatest hits della RCA che ascoltavo voluttuosamente, ma più ancora ero rimasto folgorato da Jailhouse rock (canzone e balletto)all'interno de "Il delinquente del rock and roll". Si può parlare probabilmente del primo, inconsapevole, videoclip della storia che molto avrebbe insegnato in termini di coreografia a centinaia di prodotti a venire.
tre - Elvis era un perfezionista. Alcune sue canzoni prima di registrarle le ha ripetute decine di volte, mettendo a dura prova nervi e pazienza i componenti della band.
quattro - Con il suo celebre comeback televisivo del 1968, uno show per buona parte solo acustico, ha probabilmente accesso la lunga miccia del MTV Unplugged (merito condiviso con i Tesla, ma questa è un'altra storia).
cinque - Pare che Elvis sia morto sul cesso della sua faraonica casa, stroncato da un infarto. La causa più probabile dell'ostruzione delle arterie è stata eccesso di tranquillanti e di dieta americana (pane, marmellata e burro di arachidi tutti i giorni, più volte al giorno, per anni).
lunedì 13 agosto 2007
Touched like the very first time
Ci sono però delle situazioni in cui, invece di farti scivolare addosso la canzone, le parole superano la tua carta millemiglia da hard listener e cominciano a scavare. A me è successo con una delle poche tracce di Springsteen che col tempo mi ha dato più rigetto: The river.
Sì, perchè Springsteen probabilmente si è persuaso che il pubblico italiano non può continuare a respirare se non gli suona The river. Non c'è fottuto tour dalla sua prima volta del 1985 ad oggi in cui questa canzone sia mancata durante le esibizioni, con la E Street, da solo o con accompagnatori estemporanei (92/93). Abbiamo dovuto perfino sorbirci una versione simil jazz di dieci minuti, durante il reunion tour del 99.
Come cantava Guccini però :"in un attimo, ma come accade spesso, cambia il volto d' ogni cosa", e l'altro giorno, complice l'ascolto dello straordinario boot dello show di Milano del Devils and dust tour, mi sono dovuto ricredere.
Detto per inciso, quel tour è uno dei migliori in assoluto di Bruce. Lui da solo, padrone del palco come con la E Street, senza le incertezze della turnè nei teatri dopo The ghost of Tom Joad, a pasticciare coi suoni, dal blues all' elettronica. A mettere alla prova la fedeltà del suo pubblico riducendo la voce ad un sussurro quasi impercettibile durante Long time coming e Brilliant disguise. Proponendo Open all night finalmente fedele all'originale e una Wreck on the higway al piano che chi non ha pianto non è di questa terra e nemmeno di questo mondo.
Ed è dal pianoforte che è seduto quando, dopo un breve e irriconoscibile intro, parte con "I come from down in the valley..." subito tributata a festa dai convenuti. Io sto per smadonnare ma stavolta mi trattengo. Ascolto davvero dopo tanto tempo le parole di questo racconto sulla fine dell'innocenza. Un tributo alla giovinezza, una fuga d'amore finita con poche righe scritte da lei riguardo la sua gravidanza. Su come, nel giorno del diciannovesimo compleanno, il protagonista riceva in regalo "una tessera del sindacato e un cappotto da cerimonia".
Su come poi il lavoro non basta a pagare i conti, l'amore lascia il posto al rancore,la passione all'inidifferenza: "le cose più importanti sembrano dissolte nell'aria. Mi comporto come se non ricordassi. Mary si comporta come se non le importasse più nulla."
Resta il ricordo, ma anche quello serve solo per aumentare il dolore: "Ma io ricordo le nostre corse nell'auto di mio fratello, il suo corpo abbronzato e bagnato giù al lago. Di notte su quelle sponde restavo sveglio e la stringevo a me solo per suo respiro. Adesso questi ricordi ritornano per perseguitarmi, mi perseguitano come una maledizione. Un sogno che non si avvera è una bugia o qualcosa di peggio?"
Fa male, cazzo se fa male.
domenica 12 agosto 2007
Amen
Credo di non essere poi così illuminato come voglio far credere, sotto sotto probabilmente sono conservatore e spaventato dalle cose che non capisco.
venerdì 10 agosto 2007
Proverbi, aforismi, citazioni
Perseverare è diabolico
Cazzo, negli anni ha accumulato un tale stillicidio di figure di merda, eppure sembra che non gli basti mai. Hanno perso cause a garganella, quelle più gustuse con Di Pietro (scuse imbarazzatissime di Feltri in prima pagina) e la CGIL (i cui funzionari sono stati accusati di ricevere una doppia pensione, con tanto di pubblicazione di nomi e cariche).
Hanno subito la radiazione dall'albo per Feltri e smerdamenti colossali su presunti scoop, uno su tutti, il caso Mitrokin.
L'ultima batosta l'hanno avuta dalla cassazione in merito all'attentato di via Rasella. Una decina d'anni fa questa favolosa testata simbolo di libertà e autonomia giornalistica, era partita con una delle sue famigerate campagne diffamatorie, ricostruendo i fatti in modo da far sembrare i partigiani assassini spietati e vigliacchi mentre i nazisti innocui villeggianti finiti trucidati. Se la erano presa in particolar modo con il capo dei gappisti che aveva condotto l'operazione, Rosario Bentivegna.
mercoledì 8 agosto 2007
Torna Daniele
Metto le mani avanti perché sicuramente mi sono trovato e mi troverò a criticare gli states e giacchè sono permaloso non mi piace che mi venga fatta notare la contraddizione.
In USA vanno da anni i cosiddetti tonight show, se smanettate sul satellite o se avete fatto un viaggio da quelle parti, sapete di cosa parlo. Sono spettacoli da seconda serata dove si alterna musica (c’è la band di casa in presenza fissa), interviste a personaggi della tv, dello sport, della politica,dello spettacolo, tormentoni (classifiche strampalate, prove di abilità assurde, coinvolgimento del pubblico in studio) e dove il conduttore in genere apre con un monologo comico sui fatti del giorno (o della settimana).
Uno degli show più longevi, e quello che probabilmente vanta più imitazioni, è il Letterman show (trasmesso sottotitolato su Raisat) che va in onda credo da una ventina d’anni. David Letterman è un tipo sui cinquanta, aria sorniona e simpatica, dalla battuta pronta e caustica (spesso mette in serio imbarazzo gli ospiti) e da un’attitudine cronica alla flemma.
In questo show vengono tirate delle sassate contro l’establishment americano, Bush in testa, che neanche GigiRiva caricato a peperoncino. Queste cose succedono quotidianamente, 365 giorni all’anno senza che nessuno si scandalizzi, tiri in ballo il ministro delle telecomunicazioni o minacci epurazioni dalla Bulgaria. E i riferimenti sono davvero pesanti, vengono fatte seppur in chiave comica, pesanti insinuazioni sui rapporti del presidente con la famiglia di Bin Laden, sulle "capacità" che l'hanno portato a diventare l'uomo più potente del mondo, sulle sue battute da microcefalo, sulle sue espressioni idiote, su tutte le volte che, durante un discorso, perde il filo e si avvita facendo roteare gli occhi alla disperata ricerca di un aiuto. Non sono cose divertenti da vedere per uno come lui, credetemi.
L’unico che ha provato a fare una cosa del genere in Italia (l’unico in grado di farlo per la verità), sfidando plastici di Cogne e salotti al Parioli è stato Luttazzi. E, beh, sappiamo tutti come è finita.
lunedì 6 agosto 2007
Per Alberto
Un ruolo fondamentale nella mia conoscenza musicale del jazz nelle sue diverse sensibilità, l'ha avuto Alberto. Qualche anno in più di me, tante esperienza di vita prima di finire a lavorare in aeroporto. Grande appassionato di musica di ogni tipo, aveva cominciato con il rock, poi il jazz e la classica. Da ragazzo lavorava saltuariamente con un'impresa che montava i palchi per i concerti al palazzetto a Milano, in modo da avere poi accesso gratuito agli spettacoli. Era una persona dotata di carisma e personalità, aveva fatto anche il sindacalista, si era sposato ed era diventato papà di tre bambine.
Qualche anno fa aveva scoperto di avere la leucemia ed aveva cominciato il suo iter di visite, esami, ricoveri, speranze, delusioni. A un certo punto avevano deciso di fargli un trapianto di midollo osseo, e siccome nessuno dei suoi parenti era compatibile, i familiari hanno chiesto a quanti lo conoscevano di sottoporsi ad un esame del sangue per verificare eventuali compatibilità. Anche diverse associazioni di malati di leucemia e qualche ospedale si erano attivate in tal senso.
Hanno risposto più di quattrocento persone, tra amici e colleghi, tanto che in quel periodo al San Raffaele di Milano un potenziale donatore su due era lì per Alberto. Il mio medico di famiglia, quando gli ho chiesto di farmi il certificato per l'esame del sangue, mi ha guardato sconsolato, secondo lui c'era una possibilità su un milione che si potesse trovare un riscontro.
Dopo qualche settimana, la botta di fortuna. E' stato trovato un donatore compatibile, si può fare il trapianto. Alberto viene operato, ma qualcosa va storto. Si becca quello che per chiunque altro sarebbe stato un innoquo virus, che nel suo caso diventa dirompente e mina il suo fisico già duramente provato.
C'è stato un momento durante la malattia (pare che sia una situazione diffusa) in cui sembrava che ce la potesse fare. In quel periodo era persino rientrato a lavorare per qualche giorno ed era passato presso la nostra sede per un saluto. Dopo i convenevoli abbiamo cominciato un pò a parlare di musica e mi ricordo di averlo ringraziato per le dritte e il molto materiale jazz che mi aveva passato.
Si è messo a ridere e mi ha risposto che da quando è stato costretto dalla malattia a lunghi periodi in una camera d'ospedale era tornato al rock e al punk, che gli veniva la depressione ad ascoltare miles o trane. Appena è potuto uscire aveva svuotato la carta di credito a botte di Ramones, RHCP, Clash, AC/DC, Led Zeppelin, Sex Pistols, Talkin Heads e Lynyrd Skynyrd.
Era un tipo sempre positivo e dall'entusiasmo contagioso, ed ha continuato ad esserlo nei momenti di lucidità durante la malattia. La musica lo coinvolgeva come un ragazzino, lo appassionava e lui aveva la capacità di farti appassionare. E così è stato fino all'ultimo.
domenica 5 agosto 2007
Un metallaro ci salverà
Lo standard di vendita di quei gruppi è quindi verosimilmente lo stesso di prima, il che con il piangi piangi che persiste nell'industria di settore è quasi un miracolo.
I metallari si confermano la popolazione di fans di un genere più fedeli e appassionati.
E' la specie che più di ogni altra continua ad affollare gli ultimi negozi di dischi, e questa prerogativa gli viene riconosciuta anche dai grandi megastore, se è vero che il settore heavy metal degli scaffali è quello che, in dimensioni e numero di titoli, meno risente della cura dimagrante riservata agli altri generi.
L'altro giorno bazzicavo Mariposa dischi a Milano, e curiosando nel vasto reparto metallico mi è sembrato di tornare ragazzino, ai tempi di Radio Peter Flowers,quando, unica del circuito, tutte le sere aveva un paio d'ore di spazio per l'hard rock e l'heavy metal, appoggiandosi come riferimento per gli acquisti, proprio a Mariposa Dischi.
Mi piace l'immagine dell'industria discografica che dopo il naufragio resta a galla grazie ad un salvagente fatto di amanti dell'opera, della classica, del jazz e da un mucchio di capelloni vestiti di nero e stivali,guardati di traverso ma nobilitati anche da recenti studi che hanno riconosciuto agli amanti del metallo pesante un quoziente intellettivo superiore alla media.
Mi piace anche immaginare il management delle major costretto ad ascoltare a volume adeguato tonnellate di roba trucida e pestilenziale alla ricerca della next big thing con cui salvarsi il culo di dirigente, o gli stessi personaggi fare contratti a cazzoni senza talento solo perchè vestiti in modo opportuno e con le distorsioni e il crawling di rigore.
Non è un'immagine poetica?
If i had a time machine
THE DOORS - The Doors
JIMI HENDRIX - Are you experienced?
THE VELVET UNDEGROUND - The Velvet Underground and Nico
THE BEATLES - Sgt. Pepper
JEFFERSON AIRPLANE - Surrealistiv pillow
LOVE - Forever changes
CREAM - Disraeli gears
PINK FLOYD - The piper at the gates of dawn
THE ROLLING STONES - Flowers
ARETHA FRANKLIN - I never loved a man the way i love you