domenica 13 marzo 2011

Non è un paese per camaleonti


Che ci fa un camaleonte da terrario nel mezzo del deserto mojave in camicia hawaiana? Beh è semplice, cerca il suo posto nel mondo. Ovviamente la strada per raggiungerlo sarà la più perigliosa immaginabile. A poca distanza dal mondo civilizzato infatti la strana bestiolina troverà la cittadina di Dirt che sta per soccombere a causa della mancanza di acqua. Il rettile arriva in città da straniero e si sceglie il nome di Rango.

Suggestiva nelle ambientazioni, rese in maniera davvero realistiche, questa produzione diretta da Gore Verbinski (I pirati dei Caraibi ma anche l'ottimo Un topolino sotto sfratto) non è una parodia dei film western classici (inclusi quelli italiani), ma piuttosto un vero e proprio tributo al genere.
Le parti comiche non sono molte, è proprio il clima da grande avventura quello che si respira. Rango si differenzia dal solco delle produzioni hollywoodiane per bambini anche nella caratterizzazione dei personaggi. Gli animali protagonisti della storia sono tutti abbastanza ripugnanti, in quanto bestie del deserto, abituate a vivere in condizioni proibitive. Non c'è nemmeno il classico comprimario buffo/adorabile per i più piccoli.

I bambini da quello che ho potuto vedere restano comunque incollati alla poltrona del cinema con la mascella in caduta libera, i grandi della mia età hanno modo di apprezzare le numerose citazioni ai classici western più noti, da Mezzogiorno di fuoco a C'era una volta il west. Gustosa la colonna sonora, tra il mariachi dei quattro gufi narratori e temi alla Morricone.
In originale il protagonista è doppiato da Johnny Depp.

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