lunedì 21 marzo 2011

Buddy!


Buddy Miller
The Majestic Silver Strings
New West, 2011


Non in molti lo sanno ma Buddy Miller negli ultimi anni, oltre ad essere un eccellente session man, è diventato uno dei produttori country-rock più ricercati. A lui si è affidato Robert Plant per i suoi progetti, prima con Alison Krauss e poi con la Band of Joy. Sua è la produzione del pluripremiato Downtown Church di Patty Griffin.

A fronte di questa progressiva crescita, molta era l'attesa per il suo nuovo album che già dalla copertina, realizzata come se fosse una busta di corde per chitarra, rivela chiaramente la mission dell'artista. La Fender e le altre sei corde usate da Buddy sono infatti protagoniste indiscusse dell'opera e sovraintendono al recupero di vecchi classici del sud degli states, pezzi perlopiù country ma riletti attraverso canoni che solo occasionalmente richiamano questo genere.

Gli amici che Miller si è fatto nell'ambiente sono quasi tutti presenti, a partire da Patty Griffin (I want to be with you always) a Mark Ribot (Barres de la prison, Bury me not on the lonely praire, Why baby why) a Emmylou Harris (Why i'm walking) a Mark Anthony Thompson aka Chocolate Genius (apprezzato vocalist nella Seeger Session Band di Springsteen ), oltre all'immancabile apporto della moglie Julie.

Album delicato, evocativo (già dalla prima traccia, un valzer irlandese) dai suoni caldi e avvolgenti, strutturato, a parte qualche episodio (No good lover, Dang me e Why baby why), intorno alla struttura della ballata acustica, misurata e suggestiva.
Il classico disco che la morte sua è scaldare la stagione fredda, ma di fronte a cotanto stile non è il caso di stare a sottilizzare.



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