mercoledì 30 gennaio 2008

Il fischio del treno

Avete letto sui giornali di qualche giorno fa questa notizia di cronaca dalla Scozia?

AGORAFOBICO ESCE DI CASA DOPO 30 ANNI E MUORE

Dopo trent'anni in casa esce e muore. Duncan Gibb, 49enne di Montrose, paese nei pressi di Angus, Scozia, si era ammalato di depressione e agorafobia - il terrore degli spazi aperti - in seguito ad un'aggressione patita quando aveva 18 anni. Da allora non aveva più varcato l'uscio di casa. "Aveva giurato che non sarebbe più uscito, e ha mantenuto la parola per 30 anni", ha dichiarato la madre Christina Gibb al Daily Telegraph. "Si teneva occupato: aveva una grande televisione e ascoltava tanta musica. Non posso credere che sia uscito così, senza dire nulla". Gibb è morto in circostanze che non vengono ritenute "sospette" dalla polizia e nessuno è stato iscritto sul registro degli indagati.

Non so quanto ci sia di vero in questa storia, se davvero è andata così o se è stata lanciata già in versione "romanzata", ma devo dire che mi ha suggestionato. Sembra uscita da un libro di Paul Auster. Me la sono immaginata, la vita di Duncan dopo l'aggressione. La madre che lo accudisce, lo protegge, gli prepara la colazione,il pranzo, la cena, ovviamente la birra. Le partite di calcio in TV, la musica che scorre e cambia, dalla new wave agli U2, poi i Nirvana (chissà che effetto fa Smells like a teen spirit ascoltato ai domiciliari volontari),i White Stripes, il Grande Fratello e Chi vuol essere milionario in televisione.

Poi un giorno, come il fischio del treno per il Belluca di Pirandello, succede qualcosa e Duncan apre la porta ed esce di casa. Così, come se fosse, al pari del resto della popolazione, un normale gesto quotidiano.
Mi piace pensare che Duncan sia sommerso da quello che vede. Strade, odori, colori, rumori,spazi, mura, terra,cielo,merda di cane e persone. Talmente sovraccaricato dalle stimolazioni esterne che va in overdose. Una dolcissima overdose di verde, azzurro e grigio. Si siede su una panchina e si lascia andare, con in testa la sua musica preferita, magari Seconds degli U2 ("it take a second to say goodbye, say goodbye, oh oh oh") e fanculo se non saprà mai chi vince al Grande Fratello.

In realtà, probabilmente sarà stato vittima di qualche teppistello che vedendolo in difficoltà ha tentato di rapinarlo, provocandogli un arresto cardiaco fatale nelle sue condizioni, e avrà bestemmiato e smadonnato, si sarà anche pisciato adosso, mentre imprecava contro il suo personale fischio del treno che gli ha fatto varcare la soglia della sua prigione calda e sicura. Dopotutto la sua cittadina nei pressi di Angus deve essere proprio un posto di merda.

martedì 29 gennaio 2008

Seconds out!

Avete presente Orladoni, il terzo portiere dell’Inter, panchinaro certificato che si è trovato a giocare con la Juve per le contingenti assenze di Julio Cesar e Toldo? Beh, io ieri mi sono sentito un po’ come lui, quando, a causa di una serie di coincidenze e di assenze dei miei superiori in struttura, sono andato a Roma per un incontro informale con un’emerita dottoressa del ministero del lavoro sugli ammortizzatori sociali.

L’incontro era alle 16, vado in treno perché costa meno. Partenza alle 10 dalla centrale, “il ritorno prenotalo alle 18:00, che ci metti mezzora in meno”, mi dicono. La cosa mi puzza, la riunione è alle 16, per riuscire a prendere un treno due ore dopo deve durare davvero un sospiro.

Infatti. L’emerita ci riceve alle 15:45, i miei esperti compagni di riunione (arrivati belli freschi by plane) sono ossequiosi, le danno sempre ragione, mi adeguo al punto che quasi m’impappino a parlare. Lei va di fretta, parla di stringere i tempi perché le risorse da dedicare alla cassa integrazione non sono infinite, contributi della provincia, leggi, numeri, interrompe sulle domande per rispondere prima che le concludiamo.

Fatto, alle 16:13 siamo fuori. “Come è andata?”. Cazzo, male dico io.”In effetti, dicono loro…”
Prima delle cinque sono alla stazione Termini, sono talmente giù che ho le gambe molli e tra il caldo e la depressione mi sembra di svenire.
Per la frustrazione compro una felpa Nike per Stefano e una confezione regalo di roba profumata per la mia signora (la ragazzina alla cassa, chewing-gum e aria assente, infila la scatolina nel sacchetto di carta e me lo porge. Poi si ricorda “ah mi scusi era un regalo, vero?” prende la graffettatrice, piazza quattro puntine in prossimità dell’apertura e me lo rende soddisfatta: “ecco fatto!”.)
Per me “La cura del Gorilla”, il secondo libro della quadrilogia di Dazieri, giacchè il primo l’ho finito all’andata. Ne cercavo uno senza il cazzone di Bisio in copertina. Mi è andata male anche lì.

venerdì 25 gennaio 2008

These days

Sono poco presente in questi giorni, ma sono giustificato. Sto cercando disperatamente di difendere centinaia di posti di lavoro, tra i quali, particolare insignificante, anche il mio.
Ascolto Th' legendary shack shakers, Electric ladyland, Jay-Z e i Led Zeppelin alla BBC.
Leggo Dazieri e la Repubblica.
Mi addormento la sera davanti alla diretta 24h su 24 del Grande Fratello.

martedì 22 gennaio 2008

Il comitato di crisi

E così il Governo è arrivato tristemente al capolinea. Assassinato. Tutti a tenere d'occhio la sinistra radicale, e il killer era il maggiordomo. Prodi da Napolitano, come lo immaginate il dialogo tra i due?

NAPOLITANO: Uè, Romano, e tu che ci fai qua a quest'ora?
PRODI: C'è un problema, Giorgio
N: E ti pareva, non si può mai stare tranquilli qua dentro. Cosè, un'altra fiducia?
P.: Peggio, Giorgio, peggio...
N.:La monnezza?
P.:Magari. Peggio della spazzatura. Stavolta è la fine...
N.:Vuoi dire che...
P.:Mastella non ci appoggia più
N.:E che maronna, Romà, manco due anni siete durati!
P.:Dici? A me sono sembrati duecento...
N.: Ma come si fa adesso? C'è l'emergenza rifiuti, la crisi Alitalia, le morti sul lavoro. E poi che figura di merda con Sarkò, Zapatero, la Merkel...
P.:E' colpa di quel pirla del Clemente. Gli dico, solidarietà piena, non ti preoccupare. Scatta anche l'applauso trasversale del parlamento. Che ti serve gli dico, un avvocato? Ti dò il mio dei tempi dell'IRI... Niente. Vorrei sapere a questo che gli rode,io.
N.: E Walter che dice?
P.: Ah, non me ne parlare, un avvoltoio sull'albero. e che vuoi che dica?
Giordano mi dice "io te l'avevo detto". Di Pietro pensa ad un interrogatorio a Mastella nella sua villa a Ceppaloni. D'Alema che c'aveva preso la mano a fare il ministro degli esteri...

(si ode la musica della cavalleria rusticana, è il cellulare di Napolitano. )

N.: Scusami un attimo eh. Uh maronna è quello spaccauollera di Berlusconi, devo rispondere.
Pvonto! No il Pvesidente non c'è, è uscito pev un caffè. D'accordo la favò vichiamave. D'accordo. Non manchevò. Avvivevci.

Allora, dicevamo?
P.: Che si fa Giorgio, sciogliamo le camere?
N.: Che?!? Per avere quel nano bauscia tra i marroni per altri cinque anni? Ma non si può invece, chessò, sentire Casini?
P.: Sono troppo infoiati per la riforma elettorale, vogliono votare per sgamarla.
N: Fini? Quello pur di metterglielo al culo a Berlusconi...
P.: Macchè, hanno già fatto pace, li hanno visti al ristorante "ai due assassini" che cantavano ma che ce frega, ma che ce importa...
N.: Il Bossi? Guarda che quello fa ù scemo, ma se gli fai un discorsetto...Gli dici : guarda Umberto, entro tre anni si fa la secessione, giuro!
P.: Ma Giorgio! Proprio tu parli di secessione!
N.: Vabbeh ma mica lo fai, no! E' una balla, lo ha fatto anche il Berlusca!
P.:No, dai non me la sento. E coi comunisti poi come faccio?
N.:Hai ragione, perbacco. Vabbeh e la DC di Rotondi?
P.: Ha lo 0,01%
N.:Il Sud Tirol?
P.: ...

(dopo secoli di silenzio imbarazzato)

P.:Giorgio, torno in riunione coi ministri, ti faccio sapere.
N.: No aspetta, ragioniamo. Una soluzione ci deve essere, non puoi lasciarmi in mano a quelli là. Sento Bush, mi faccio dire come ha fatto lui nel 2004, vedrai che ce la facciamo. Non andare via, aspetta
(suona ancora il cellulare)
lo vedi? stanno arrivando. Studiamo un piano, una via d'uscita.
No! Il partito delle libertà, No!


Prodi esce sconsolato senza salutare.

lunedì 21 gennaio 2008

La leva musicale del '98, part II

Dopo qualche mese dalla prima, è arrivata dalla nipote acquisita anche la richiesta per il secondo giro di playlist su ordinazione. Non emerge niente di rilevante o sintomologico di particolare evoluzione musicale. Alla fine toccherà pensarci ammè.

FINLEY - Adrenalina
TOKYO HOTEL - Ready set go
BIAGIO ANTONACCI - Sognami
NEGRAMARO - Parlami d'amore
LIGABUE - Niente paura
HIGH SCHOOL MUSICAL - What time is it; You are the music in me

giovedì 17 gennaio 2008

Tu chiamale se vuoi, emozioni


In questi anni ho continuato a comprare dischi in vinile, ma sempre usati. Mai avrei immaginato che uscire da un negozio con gli album sotto al braccio, e sopratutto tornare a casa, togliere il cellophane dagli ellepì, ammirare l'artwork e i solchi perfetti del vinile immacolato potesse emozionarmi. Dopotutto è solo un oggetto,no?
Dark side of the moon (con tre poster e un adesivone), Sgt. Pepper (con il kit del sergente Pepper presente nel disco originale) e The Koeln Concert sono entrati nella mia vita.
Non li ho ancora messi nel giradischi;un emozione per volta!

Sono arrivato alla conclusione che per noi dinosauri sarà il ritorno di questo supporto, e non certo il downloading, ad uccidere il ciddì.

mercoledì 16 gennaio 2008

Tentazioni

Una nota catena di elettronica & elettrodomestici (vabbeh, sticazzi Mediaworld), sta rilanciando il vinile. Nei suoi centri si trova un angolo con ellepì di band e artisti storici, ristampati e confezionati nelle buste trasparenti rigide da collezionisti.
Una vera bellezza, credete a me. I Beatles di Sgt. Pepper o Rubber Soul, A Love supreme di Trane, Dark side of the moon, Live Dead dei Grateful Dead, Led Zeppelin IV, Are you experencied di Jimi Hendrix e altri masterpieces.
Tutti con l'artwork originale, il vinile da 180 grammi, la busta apribile ad album, e un prezzo che va dai 17 ai 25 euro.
Sto valutando un investimento per il futuro, una decina di LP che restituiranno splendore al mio giradischi e smalto alla mia collezione.
Pensavo ad un paio dei Beatles, uno dei Led Zeppelin, London Calling dei Clash, Dark Side of the moon, se trovassi Electric ladyland, qualcosa di Miles Davis, magari gli Stones (anche se ho già Love you live), I Beach Boys, King Crimson, cose così. Da baule per la dote.

martedì 15 gennaio 2008

Beautiful losers

Ci sono una serie di allenatori transitati fugacemente dalla panchina dell’Inter ai quali sono particolarmente affezionato. Gente umile, educata, in qualche caso colta, che ha avuto l’occasione della vita e che l’ha vista sopprimere da una società impalpabile e pasticciona e da calciatori arroganti, litigiosi e senza determinazione.

Mi riferisco a gente come Rino Marchesi, Osvaldo Bagnoli,Hector Cuper e soprattutto Corrado Orrico. Dopo essere passati dalla panchina dell’Inter tutte queste persone hanno praticamente smesso di allenare, chi dal giorno dopo, chi dopo un lento ma inarrestabile declino nelle serie minori.

Orrico arriva nell’Inter nel 1991, sostituisce Giovanni Trapattoni, che aveva vinto due anni prima lo scudetto, atteso in città da dieci anni.

Pellegrini si innamora di questo personaggio, vedendo giocare la Lucchese, che militava in serie B, e che aveva sfiorato la promozione giocando un ottimo calcio. Non è da trascurare l’ipotesi che volesse emulare quanto fatto da Berlusconi con Sacchi.

Durante l’estate del 91, Orrico è preso d’assalto dai giornali, la Gazzetta su tutti, che vogliono sapere quali idee abbia e come metterà in campo l’Inter. Lo mettono in mezzo, lui non si sottrae. Gentile e disponibile, parla e spiega. Durante un’intervista parla del modulo WM della grande Ungheria del dopoguerra, da quel momento questa dichiarazione e lo schema doppiovuemme lo perseguiteranno senza scampo.

La squadra va male. L’Orrico ha le sue colpe, fa costruire ad Appiano una “gabbia”, cioè un campo di calcetto dove fa allenare la squadra a ritmi elevati, tocchi di prima e via andare. Mette a dieta molti giocatori (Desideri su tutti, ma anche Berti) e applica la zona.
Arrivano le sconfitte, l’Inter arranca, i giocatori lo mollano.
Lui si dimette, rinunciando all’occasione della sua vita e al ricco ingaggio, per poi sparire nelle serie minori dei campionati italiani.

Ho pensato al suo stile e al suo orgoglio quando Marcello Lippi, dopo la sconfitta alla prima di campionato con la Reggina, al suo secondo anno di Inter, ha fatto una scenata patetica in conferenza stampa per essere licenziato e non dimettersi, allo scopo di continuare a percepire il generoso ingaggio di Moratti. E non credo che al Marcello nazionale i danè servissero più che all’Orrico toscano, eh.
E’ una questione di dignità, che va oltre l’opportunismo e i soldi, ma tutto questo Lippi, non lo sa.

sabato 12 gennaio 2008

Toghe rosse?

L'altro giorno abbiamo passato il pomeriggio in tribunale per una causa. Avevamo citato in giudizio un'azienda per palese attività antisindacale. Questa impresa non aveva applicato una norma del contratto nazionale, applicando unilateralmente ai lavoratori una tipologia di orario (lo "spezzato") previsto solo a seguito di accordo sindacale.
I nostri legali non avevano dubbi, oggettivamente l'infrazione c'era stata.
Non avevano fatto però i conti con il giudice, la quale, nonostante lo svolgimento dei fatti e l'assenza di volontà da parte di questa impresa di chiudere la vertenza attraverso una conciliazione, sta gestendo la causa alla ricerca disperata di un appiglio per non darci ragione.
Siamo alla terza udienza di una causa che, a detta dei nostri legali è "facile", e ancora la giudice(?) continua a sentire testimoni (tutti dell'azienda) per tentare di giustificare la violazione contrattuale.
E' come se uno stupratore si difendesse sostenendo che non trombava da quindici anni, e il giudice lo assecondasse...

Teardrop Explodes, Kilimanjaro (1980)


Sapete quella aria interrogativa che assumete quando ascoltate i Franz Ferdinand o i Kaiser Chiefs o gli Arctic Monkeys o i primi Editors o dozzine di altri gruppi, in genere inglesi che attingono come fonte primaria d'ispirazione alla new wave early eighties?
Quando riflettete: "cazzo forti, ma dove ho già sentito questo sound?"
La risposta è (anche) qui dentro.

Giuro che non mi pagano per scriverlo, ma lo trovate su Lost in tyme

My favorite things


Kasey Chambers - The captain
Teardrop explodes - Kilimanjaro
Icarus - The Marvel world of Icarus
Th'Legendary shack shakers - Bloodswamp
Dillinger Escape Plan - Ire works
Malfunk - Randagi
Melissa Etheridge - The best
Serj Tankian - Elect the dead
Black Crowes - Shake your money maker
Nick Cave & Warren Ellis - The assasination of Jesse James OST

mercoledì 9 gennaio 2008

Asini ed elefanti


Ho una vera passione per la campagna elettorale che porta alla presidenza degli USA. Già a partire dalle primarie, dove compagni di partito si prendono a testate sul naso senza pietà (vabbeh per questo non serve l'esterofilia), termini meravigliosi e affascinanti come il caucus dello IOWA, il supertuesday o i grandi elettori, ti danno l'idea di un evento straordinario, storico. Non c'è niente da fare, sti americani sanno creare l'attesa per un evento, fa niente poi se è una sola, manco fosse stata organizzata dagli Ocean's eleven (è la cosa più gentile che posso dire sul meccanismo elettorale ammericano).


Comunque, ad aumentare la mia eccitazione sull'evento, questa tornata vede schierati tra i democratici un bel trio, assortito e competitivo, mica come quattro anni fa con Kerry. No, oggi c'è il bianco WASP (l'eterno secondo delle primarie democratiche) Edwards, un nero, Obama e una donna Hilary "ho perdonato Bill" Clinton.


La Clinton parte con i favori del pronostico, poi prende una sberla in IOWA, a dargliela il 46enne Obama, che piace a bianchi e neri, non c'è niente da fare. Una generazione di adulti capaci di intendere e di volere che bagnano le mutande al suono di due parole: hope and change, pronunciate da un grande seduttore.

Hilary va in crisi, è nervosa e lo dà a vedere in un dibattito televiso dove viene messa in mezzo anche da Edwards che si apparenta con Barack. Voci di ritiro, con le primarie del New Hampshire alle porte. Scende in campo Bill: "Obama è bravo ma ondivago, Hilary è il miglior candidato presidente degli ultimi quarant'anni". Si vota con i sondaggi che danno Obama a più dieci sulla ex senatrice dello stato di NY.

Vince lei.


To be fucking continued

martedì 8 gennaio 2008

The Marvel world of Icarus




Ho già segnalato questo disco, ma voglio tornarci sopra per la particolarità del progetto. Premetto che non conosco nè la band (da una rapida ricerca pare siano session men dell'epoca) nè la storia che ha portato all'incisione di questo concept album meravigliosamente kitsch. Ho però la certezza che è uscito nel 1972 e che è stato concepito e suonato sotto l'infulenza di vagonate di cannabis e acidi.

Mi piace pensare agli artisti che l'hanno realizzato come a dei fan dei fumetti Marvel, che hanno deciso di omaggiare in musica i loro eroi di carta.

L'album si compone di dodici tracce più un'introduzione parlata, lo stile è un rock blues psichedelico, con strizzatine d'occhio alla blaxpotation e al prog tipico degli early seventies, voce alla Captain Beefheart, pezzi quasi sempre privi di ritornello, non molto lunghi, anche se viene lasciato adeguato spazio alle parti strumentali.
Le composizioni sono tutte originali (niente cover dei cartoon, dunque) e narrano le gesta dei principali super eroi partoriti dal genio di Stan Lee.

Track list:

1. Prologue (0:35)
2. Spiderman (2:53)
3. Fantastic Four (3:21)
4. Hulk (3:04)
5. Madame Masque (3:48)
6. Conan The Barbarian (4:07)
7. Iron Man (2:55)
8. Thor (4:49)
9. Black Panther (3:24)
10. The Man Without Fear (3:57)
11. Silver Surfer (4:05)
12. Things Thing (2:01)
13. Captain America (2:32)

Lo trovate su lost in tyme (link a lato), prog,classic rock page.


domenica 6 gennaio 2008

Di Jam e Jammin'

Ieri ho comprato per la seconda volta nella mia vita una rivista che, con i gusti che mi ritrovo, dovrebbe essere la mia seconda pelle e che invece non mi ha mai sconquifferato per nulla. Sto parlando, l'avrete capito dal titolo, di Jam. In giro per il centro, avevo voglia di buttare via i soldi in un giornale di musica, possibilmente uno nuovo con le classifiche dell'anno, ma visto che non ne sono ancora usciti, ho pagato 5 euro per Jam di dicembre, che riportava in copertina una band nuova e promettente, gli U2 ( che vengono celebrati per la riedizione di The Joushua tree).
La rivista, visto che si occupa principalmente di rock classico, è sempre in scia del Busca. Però devo dire che è migliorata dal punto di vista grafico, della carta (prima usavano quella ruvida, tipo Topolino anni 70)e della scrittura. Vabbeh, niente di che comunque.

Tornando a casa sono passato davanti a quello che era l'ultimo negozio di dischi rimasto in città, cioè Jammin'. Posto piccolino, che tentava di tirare avanti vendendo oltre ai ciddì (poca scelta, più che altro roba da charts), i biglietti dei concerti e i giochi della Playstation. Qualche mese fa passando, l'avevo notato con le vetrine coperte, chiaro segno di chiusura. Ieri invece ho visto che era aperto e mi sono avvicinato. I proprietari hanno creato una bar/cafetteria con annessa vendita cd, su un piano soppalcato. Ripeto, il posto è molto piccolo, ma questa convivenza birràcaffè/cd esposti mi piace. Una cosa del genere l'ho vista in California, anche se , va da se, di dimensioni molto americane. Bravi comunque, con un pò di intraprendenza, fantasia e coraggio si può provare a non cedere alle regole del mercato.

giovedì 3 gennaio 2008

2008: fuga dal Piddì

E se quindici anni fa vi avessero detto che nel futuro sarebbe partito dal centrosinistra l’ennesimo attacco alla legge 194, e che sarebbe stata invece un’esponente del centro destra a difenderla, definendola “norma di civiltà”, ci avreste creduto?
Grazie alla Binetti (PD) e alla Prestigiacomo (FI), tutto questo oggi è realtà.

Consigli per gli acquisti

Segnalavo diversi post indietro il mio travaglio interiore nel decidere, dovendo fare spazio alla cameretta di Stefano, quali ellepì tenere in casa e quali traslocare in garage.
Travaglio che non si è minimamente manifestato al momento di buttare al cesso tutte le VHS (una cinquantina) che accumulavo da anni.
Un pò di rammarico per alcune registrazioni storiche di buoni programmi musicali RAI o MTV (Bruce, Pogues, Guccini d'annata) o per alcuni film musicali difficili da trovare (Gimme Shelter degli Stones o il film sui Velvet Underground), ma sono sopravvissuto.
Questo oggetto non mi ha mai appassionato; pesante, troppo delicato e cagionevole al tempo. Al contrario della musica per i ciddì, i dividì mi sembrano un ottimo supporto di film e affini.
Tutta questa premessa per dire che da qualche mese ho in casa un dvd recorder con HD e ne sono davvero entusiasta.
A parte il miglioramento della qualità di registrazione e l'aumento dello spazio sugli scaffali IKEA (nello spazio di una VHS ci piazzo tre dvd), è la funzione di registrazione sull'hard disk che è fenomenale. L'ideale per registrare roba che poi non ti interessa conservare (serial sopratutto).
Ovviamente questo oggetto ha centinaia di funzioni che non scoprirò nemmeno nella mia prossima vita, io mi accontento di programmare una registrazione o di eseguirla in diretta, mica sono un feticista d'elettronica.

mercoledì 2 gennaio 2008

I singoli


Quest'anno sul forum ci siamo tolti anche lo sfizio di stilare i migliori singoli, o piuttosto le loose tracks, dei dodici mesi appena transitati. Il risultato è stato enciclopedico e lo pubblico anche qui. Ne approfitto per dire che dovendo sceglierne uno solo non avrei dubbi ad orientarmi su quello dei Maximo Park, cioè Our velocity. Primo posto nonostante fosse contenuto all'interno di un album atroce e inascoltabile, eh. Così è la musica, baby.



2007: canzoni sfuse e singoli




1)Marylin manson – putting holes in happiness
2) Daniele Silvestri - gino e l’alfetta
3) Patti Smith - Midnight rider
4) Kaiser Chiefs – Ruby
5) Battles – tonto
6) pelican - far from fields
7) Giorgio Canali – Falso bolero
8) rooney believe in me
9) Bad Religion - New Dark Ages
10) dillinger escape plan - black bubblegum
11) Springsteen - Girls in their summer clothes
12) Green day - Working class hero
13) Eagles - How long
14) rhianna – umbrella
15) white stripes - conquest
16) verdena – angie
17) basia bulat – snakes and ladders
18) levon helm - the mountain
19) smashing pumkins – united states
20) jovanotti – fango


CD2


1)Queens of the Stone Age - 3's & 7's
1)devendra banhart - shebop shalom
2)Estere – Porpora
3)MIA – boyz
4)Manu chao – me llaman calle
5)beach house - auburn and ivory
6)Feist - i feel it all
7)The stooges – my idea of fun
8)The gossip – standing in the way
9)Radiohead – all i need
10)Tinariwen - mano dayak
11) malfunk - niente da nascondere
12) cristina donà - universo
13)siouxsie - about to happen
14)dillinger escape plan - black bubble gum
15)popa chubby - the godfather theme
17)ryan adams - goodnight rose
18)Maximo park – our velocity
19)tiny masters of today - hologram world
20) eddie vedder - hard sun
21) Kate Nash Foundations


CD3


1)porcupine tree – fear of a blank nation
2)steve earle – city of immigrants
3)ry cooder – red cat til’ i die
4)prince – guitar
5)stellastarr - lost in time
6)Foo Fighters – Long road to ruin
7)Marlene kuntz – 111
8)Lucero – i can get us out of here tonight
9)Mellencamp – Aeroplane
10)Mario Biondi – This is what you are
11)Zascha Moktan Ouch!
12) Waterboys – she tried to hold me
13)john Butler trio – Devil running
14)brothers of a feather - over the hill
15)Xavier Rudd - Twist
16)Fabri Fibra - Bugiardo
17)Page & Krauss - Killing the blues
18)Porter Wagoner – wagonmaster #1
19)Jesse Malin – broken radio
20)Mavis Staples – we shall not be move
21)Neil Young – ordinary people