Un pò a sorpesa, ma inesorabilmente, facendosi largo tra la musica a me più convenzionale, questo disco di Caparezza ha guadagnato un posto di primo piano tra gli album migliori dell'anno, tra quelli fin qui usciti.
Le dimensioni del mio caos è un disco pieno di ironia, come è nella cifra artistica del personaggio, le rime sono efficaci ed intelligenti e sfociano spesso in una forma irresistibile di alliterazione.
Le quattordici tracce, unite da skit che formano una storia e danno al disco i connotati del concept, sono tutte su di una media notevole, con diversi picchi di eccellenza.
La rivoluzione del sessintutto, Non mettere le mani in tasca, Pimpami la storia, Vieni a ballare in Puglia, Abiura di me, Cacca nello spazio ed Eroe, sono eccezzionali esempi di come si possa parlare di qualunque cosa, dai ggiovani alla mafia, dal lavoro nero alle condizioni di vita nel sud, attraverso testi dissacranti, divertimento e ironia.
Un grande disco.
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