A tutti quelli, major in crisi e fans isterici, che stanno aspettando come la manna dal cielo il nuovo disco dei Coldplay, consiglio un bell'ascolto dagli effetti rilassanti del nuovo (sì ho scritto nuovo!) disco di Al Green, che, seppur
1) evitiabilissimo 2) con ospiti insignificanti 3) non nasca propriamente da un urgenza creativa 4) contribuisca enormemente al buco nell'ozono, a causa dell'enorme quantità di lacca e tinta per i capelli usata dal reverendo Al; per la manciata di minuti della sua durata prende a calci in culo buona parte della nuova, cosidetta, soul music.
1 commento:
eh vabbè dai
ma non c'è gara.
la classe contro i brufoli.
essù.
un gigante, sempre. anche quando fa dischi inutili.
Mau
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