sabato 6 giugno 2009

Gli ottanta, questi sconosciuti


Nel novero dei miei oscuri e minori eroi musicali, Greg Phillinganes ha una posizione di prestigio assoluto. In effetti Greg è talmente oscuro e minore che si potrebbe pensare ad un esercizio di snobismo dedicargli un post. E boh, magari è anche vero.

Conosciuto attraverso un piccolo cameo nel già citato film (ma non è finita qui...) Streets of fire di Walter Hill, nel quale cantava il delizioso doo woop Countdown to love, Phillinganes, tastierista e cantante, ha costruito la sua fama nel music biz attraverso prestigiosissime collaborazioni con alcuni tra i maggiori big del soul, del pop e del blues.

Basterebbe ricordare la presenza di Greg in tre masterpiece a cavallo tra i settanta e gli ottanta, per capire la statura di questo dotato session man.
Phillinganes ha infatti lavorato in Song in the key of life, di Stevie Wonder ( suo padrino musicale); The nightfly di Donald Fagen e Thriller di Michael Jackson.

A suo nome ha pubblicato due dischi all'inizio degli anni ottanta: Significant Gaines (1981) e Pulse (1984), improntati ad un gradevole soul/funk molto eighties, che in qualche parte risentono dell'influenza di Wonder ( I have dreamed) e di Fagen ( Lazy Nina ).

Entrambi gli album (oggi molto rari) non ottengono grande riscontro, e il nostro ritorna al suo più soddisfacente lavoro di collaboratore. Suona in tournè con artisti del calibro di Bee Gees, Anita Baker, Eric Clapton, Donald Fagen, Aretha Franklin, Michael Jackson e Paul McCartney. Dal 2007 è con i Toto.

Se vi sconquiffera prestargli un pò di attenzione, consiglio la sua opera seconda, Pulse (contiene anche countdown to love): nove pezzi e una magnifica copertina vintage.

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