lunedì 4 agosto 2008

La verità

Strategia del terrore? Servizi segreti deviati? Connivenza tra Stato e crimine organizzato?
Orsù, non fate i comunisti!
La strage di Bologna finalmente sta per avere dei colpevoli, parola di Alemanno:

" Va seguita la pista palestinese"

Sindaco Gianni Alemanno, il presidente Fini ha auspicato che sulla strage di Bologna "si dissolvano le zone d'ombra". Dopo 5 gradi di giudizio che senso ha riaprire vecchie ferite?
"Fini ha perfettamente ragione perché c'è un'altra pista, quella del vecchio terrorismo palestinese, che soltanto da poco si è cominciata a esplorare. C'è un'inchiesta in corso: a giugno il sostituto procuratore Giovagnoli è stato in Germania per interrogare Thomas Kram, uno dei testimoni della pista palestinese. Che è quindi totalmente aperta e sembra molto più seria, molto più promettente della pista nera". È una "verità comoda", secondo Gianni Alemanno, quella accertata dai giudici di Bologna che hanno condannato i neofascisti Mambro, Fioravanti e Ciavardini. Per l'esponente di An esiste un'altra verità "altrettanto credibile" e "mai indagata fino in fondo".

Perché sarebbe molto più seria e credibile?
"Partiamo da un presupposto: come mai la pista nera ha portato alla condanna di tre persone, accusate di essere gli esecutori materiali, ma non s'è mai trovato il mandante? È il risultato di processi indiziari che non sono mai approdati a una verità chiara, al vero movente, al vero mandante. Di contro, c'è questa pista del terrorismo internazionale che ha indotto il presidente Cossiga a chiedere scusa per aver dichiarato che la matrice era fascista e a suggerire di cercare gli autori nel Fplp. Ci sono una marea di riscontri in tal senso, indagati solo a partire dal 2005: io credo che si debba andare a fondo per capire se effettivamente questo filone può portare a qualcosa di più concreto rispetto all'altro".

Quindi ha torto Cofferati quando parla di tentativo di riscrivere la storia?
"Diciamo subito una cosa: la strage di Bologna è stato uno dei crimini più efferati della storia repubblicana. Quindi sono a fianco di Cofferati quando chiede verità e giustizia, però gli ricordo che la giustizia è sempre connessa alla verità. Quando si cerca la verità non bisogna fermarsi a quella che fa più comodo sostenendo, dogmaticamente, che la pista palestinese sulla quale c'è un'inchiesta in corso è falsa. Per me non c'è nessuna differenza tra chi denuncia che ancora i mandanti di Mambro e Fioravanti non sono stati trovati e chi dice "esploriamo anche altre piste", perché se i mandanti non sono usciti fuori è perché o la sentenza sulla matrice neofascista è parziale o esistono altre piste da verificare".

Se proprio volete,le clamorose intuizioni del sindaco continuano qui.

1 commento:

drunkside ha detto...

guarda che tra le tesi dei revisionisti c'è pure la commissione Mitrokhin. Mica cazzi eh!