martedì 11 agosto 2009

Non proprio tutto nuovo...

Alcune canzoni di Jack Penate mi fanno l'effetto Audio 2. Laddove gli italiani tirano a campare sfruttando le sonorità e il timbro vocale di Lucio Battisti, in alcune canzoni l'artista inglese mi sembra un (involontario?) clone di Robert Smith e dei suoi Cure .
L'impronta canora di Penate sembra seguire pedissequamente quella del leader del gruppo dark per antonomasia, anche se va detto che qui il tono dei brani è leggero e le assonanze vanno fatte con i Cure più solari, spensierati e pop, che partorivano irresistibili ritornelli catchy.
Sotto questa categoria vanno ascritte senza dubbio l'open track Pull my heart away e il singolo Tonight's today.


Altri brani tentano strade diverse, attraverso l'utilizzo di percussioni ossessive, vagamente tribali, che comunque non tolgono alle tracce una gradevola impronta di easy listening, come nel caso della title track.


Un altro singolo estratto è Be the one, dall'andamento dance, che sembra bello e pronto per una proficua operazione di remixaggio.


In chiusura di album quello che allo stato attuale è il mio pezzo preferito, e forse anche il più personale dell'artista: Body down.
Probabilmente non lascerà molte tracce nella storia della musica, questo Everything is new, ciò non toglie che lo si possa trovare divertente. Per un pò, neh...

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