Imelda May (irlandese, classe 1974) ha un suo personalissimo stile. Voce interessante, anche se priva di elementi di particolare originalità, si discosta dal genere "confidenziale" sciccoso che tanto è tornato di moda e che lancia femme fatale come se piovesse. Lei si dedica ad una musica vintage, ma non ancora travolta da un redditizio revival.
I brani di Love tattoo sono una terra di confine tra il rock and roll degli Stray Cats ( Smokers song; Love Tattoo) , lo Swing Revival dei Big Bad Voodoo Daddy (Big bad handsome man; Johnny got a boom boom), un certo croonering d’atmosfera (Knock 123; Meet you at the moon; Falling in love with you again) e perfino un classico blues elettrico ( Smotherin’ me) alla B.B. King.
Love tattoo è un disco piuttosto retrò e spensierato, il genere di musica che ti riporta indietro nel tempo e che se non stai attento, mentre batti il piedino a tempo, ti ritrovi improvvisamente col ciuffo a banana impomatato e le scarpe bicolore (o la gonna plissettata al ginocchio e le scarpe di vernice, se sei una gentil pulzella).
Un album tutto sommato godibile e divertente, anche se inevitabilmente effimero.
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