mercoledì 22 luglio 2009

Vedi di non morire!


"In tutto questo bailamme non possiamo fare a meno di notare, senza soluzione di continuità, che razza di affascinante minestrone sia l'ambiente ospedaliero, tra gente che ha una fretta dell'anima e gente che non ha neanche la forza di lasciarti passare. E salviamo anche un paio di vite, se correggere qualche errore di dosaggio può definirsi salvare una vita.

Consiste di solito nell'impedire a qualche infermiera di somministrare un farmaco dosato in milligrammi per libbra invece che in milligrammi per chilogrammo, ma certe volte si tratta di qualcosa di più insolito, tipo l'imminente somministrazione del Combivir (per il trattamento dell'HIV) al posto del Combivent (indicato contro gli spasmi bronchiali). "



Peter "The Bear" Brown è un ex-mafioso, collaboratore di giustizia attualmente inserito nel programma protezione dei testimoni dell'F.B.I. . La sua peculiarità è che, essendo medico, la sua copertura consiste nell'esercitare la professione in uno degli ospedali pubblici più grandi di Manhattan.

Tra medici dopati per resistere a turni massacranti, sesso in corsia, infermiere scazzate e malattie rarissime, lontano anni luce da serial televisivi come E.R., si svolge la parte del libro che riguarda la vita all'interno dell'ospedale del protagonista. E' questa probabilmente la sezione più interessante, cinica e spietata nei confronti delle strutture sanitarie e del personale impiegato, che viene descritto come apatico e del tutto insensibile alle altrui sofferenze. Ai flashback invece il compito di raccontare come Orso sia diventato un killer della mala poi pentito . Questi suoi due mondi entrano in collisione quando un paziente, anche lui bravo ragazzo per una famiglia mafiosa, lo riconosce e minaccia di rivelare la sua copertura qualora non dovesse guarirlo da una grave malattia.


Essendo un opera prima, Bazell ci mette dentro tanti, forse troppi argomenti. I riflessi della sua personale esperienza come dottore tirocinante, le storie di mafia, un antieroe affascinate e invincibile, addirittura una gita ad Aushwitz. Il tutto con un buono stile colloquiale e incoraggiante capacità narrativa, ma alla fine senza troppa originalità. Beat the reaper è stato a quanto pare un discreto caso letterario in America, che ha svegliato l'interesse anche dei produttori cinematografici che pare siano in trattativa per trasportare le gesta di Peter Brown sul grande schermo.


Un'ultima considerazione di tipo editoriale. Se il successo di un libro deve qualcosa anche al titolo, beh allora l'esordiente americano Josh Bazell dovrà contare unicamente sulla sua abilità di narratore.
Vedi di non morire! è infatti il titolo scelto dall'editore italiano per sostituire l'originale Beat the reaper, e in effetti credo si tratti di una delle "traduzioni" più bizzarre e infelici nella storia della narrativa italiana.

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