giovedì 30 giugno 2011

Capitani coraggiosi







La nuova Cai-Alitalia, azienda privata, nonostante sia nata con diecimila dipendenti in meno, il taglio delle tratte, la riduzione degli aeromobili, la fusione con Air One, perde esattamente quello che perdeva la vecchia Alitalia, statale e coacervo di ogni tipo di clientela. Vale a dire un milione di euro al giorno. Unico dato in controtendenza col passato, gli ottimi risultati di performance (puntualità voli).

Adesso il problema dei capitani coraggiosi, che vorrebbero disfarsi al più presto del pessimo affare, non è tanto vendere allo straniero (al nome già noto di Air France si sta aggiungendo quello di Delta Airlines) ma piuttosto quello di non svendere, per non perdere i soldi dell’investimento. Altro che patrioti. Altro che italianità (lo dico per chi ci aveva creduto, neh).
La fine dell’ex compagnia di bandiera è dunque nota. Restano solo da valutarne tempi e modi. Presto l’Italia sarà l’unico paese tra i grandi (veri o presunti) d’Europa a non avere una compagnia aerea di riferimento.

Un altro fragoroso fallimento delle politiche di sviluppo nazionali. Gliene fregasse qualcosa a qualcuno...

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