Secondo me i Coen hanno perso il loro tocco. La loro ironia dissacrante, l'humor nero, le commedie al vetriolo, resta davvero ben poco di tutto questo dentro Burn after reading, che sembra una brutta copia dei loro titoli più riusciti.
Il cast è quasi sfarzoso. Clooney, Pitt, Malkovich e la McDormand sono bravi (vabbeh, i personaggi sono talmente enfatizzati da risultare "facili"), mentre ho trovato un pò sprecato l'utilizzo di un eccellente caratterista come Richard Jenkins.
Una di quelle tipiche occasioni (sprecate) nelle quali, mentre scorrono i titoli di coda, ti sorprendi a pensare: "embè?!?"...
6 commenti:
Nooooooooooo! Veramente? Non ti è piaciuto? Secondo me è meraviglioso.
Menter non mi ha entusiasmato così tanto "il Divo".
Ma è troppo lunga da spiegare: ne parliamo davanti a un altro caffè a Linate? Quando vuoi, per me si può fare.
stavolta non mi trovo angelo, no no!
vit
Partiamo dal presupposto che io
adoro i Coen, e quindi coltivo
sempre delle aspettative notevoli
dalle loro produzioni.
Questo film mi sembrava fosse un pò
un "ritorno alle origini" rispetto
agli ultimi lavori, e quindi
l'attesa era ancora più carica.
Perchè mi ha deluso?
Boh, come scrivevo nel post i loro attori
feticci non tradiscono (Pitt deficente
e Clooney erotomane strappano sorrisi)
ma ruoli
così caratterizzati li vorrebbe chiunque credo, e quindi non fanno
da soli valore aggiunto.
C'è qualche situazione divertente,
e certo la presa per il culo alla Cia è efficace, ma mi sembra tutto
in qualche modo già visto e il ritmo
non è mai coinvolgente.
Insomma lo sviluppo della storia
fino al truce finale mi è sembrato
prevedibile, anche guardando alla
storia professionale dei fratelli.
In ultima analisi mi è sembrato
un pò troppo un esercizio
di stile, con i Coen che fanno i Coen
in modo poco spontaneo, quasi forzato, oserei dire.
Come sempre, non escludo di cambiare
idea dopo eventuali, ulteriori,
visioni.
Vada per il caffè con critica cinematografica annessa...
:-)
Questa volta invece sono d'accordo con questa recensione...ma pensa
E' un film senza senso. La scena migliore è quando Clooney ammazza Pitt. Al primo momento non ci si crede, succede tutto così velocemente...Rivogliamo Il Grande Lebowski!
Ero andato da solo al cinema quella sera e ricordo che nell'ultimo terzo del film ho incominciato a ridere così di gusto a causa dei risvolti drammatici a catena, che appena si sono accese le luci in sala mi guardo accanto e il signore accanto a me, uno sulla sessantina, mi guardava con occhi sgranati. Sconvolto.
Mi è piaciuto molto.
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