martedì 28 aprile 2009

Una tranquilla mattina di regime

Prologo: vi siete mai chiesti come mai le reti del Cavaliere si vedono ovunque in Italia, mentre quelle RAI no?

E’ una mattina pigra e noiosa. La rete del letto della casa in affitto è un vero supplizio, ti alzi più stanco di quando sei andato a dormire. La televisione accesa sul cinque con la MILF Barbara D’Urso che intervista un medico riguardo alla prevenzione. Dicono che grazie al check-up una percentuale impressionante di malattie gravi sono state diagnosticate in anticipo in modo da essere poi curate meglio. Beh, io conosco un tizio che si è fatto un check-up completo dal quale è uscito un profilo bello come un lenzuolo bianco steso al sole e dopo pochi mesi ha scoperto di avere un cancro e ci ha lasciato la pelle. Così è la vita, direbbe Billy Pilgrim.
Tra l'altro non può essere un caso che il medico intervistato lavori al San Raffaele Resnati, uno dei posti più noti e costosi a Milano per i check-up privati. 500 euro il servizio completo, baby.

Faccio colazione, cago, mi lavo e mi vesto. La televisione continua a gracchiare, chissà chi la sta guardando in casa (i sospetti più pesanti cadono su mia madre, orfana della sua amatissima raidue). Il programma è uno di quei contenitori in cui si passa da un argomento all’altro, si intervistano i personaggi delle reti mediaset, si parla dei programmi mediaset, si manda tanta pubblicità. Tutto molto ovattato e rassicurante. Mentre rifaccio il letto mi arriva però una voce sgraziata, meno professionale delle precedenti. Sento che parla di politica, forse di Di Pietro. Incuriosito raggiungo il piccolo apparecchio TV e mi metto a guardare.

E’ il giornalista Filippo Facci del giornale e parla proprio di Di Pietro. Senza soluzione di continuità rispetto all’intervista al medico da parte della D’Urso, e ovviamente senza contraddittorio, sta sputtanando il leader dell’Italia Dei Valori per una causa civile nella quale l’ex magistrato avrebbe usato l’indennità parlamentare per evitare il giudizio “di certo a lui sfavorevole”. Parole pesanti e sarcastiche. Mi sovviene che tra due mesi si vota. Dura cinque minuti, e poi si torna a parlare di reality, con Marco Baldini che ha vinto La Fattoria. Sono basito. E’ così che funziona allora. E’ una strategia shock and awe applicata alla casalinga di Voghera, colpisci duro la vecchietta, insinua il dubbio, non dare la possibilità ai nemici di organizzarsi, forma le menti. Sono loro che te lo chiedono.

Tonino Di Pietro piace alla gente, picchia duro lui, non come quei frocetti del piddì che alla fine ci si mette sempre d’accordo. Usa le stesse parole semplici, ha lo stesso modo di banalizzare le questioni
, non si fa scrupoli, non teme le brutte figure. Raccoglie consensi trasversali. E’ l’altra faccia della medaglia del Cavaliere. Dunque è pericoloso. Va denigrato pubblicamente, neutralizzato.

Non è mica una novità, ricordo come, una decina d'anni fa, Vittorio Sgarbi venisse liberato a ridosso della seguitissima soap Beautiful, e lasciato libero di vomitare ogni genere di insulti sugli avversari, il tutto sotto forma di monologo. Ancora prima di lui era Ferrara a mordere sbavando le caviglie degli avversari del Caimano.

Non dovrei sorprendermi dunque, al massimo avere conferme su quale sia la vera gioiosa macchina da guerra della politica italiana.

1 commento:

jumbolo ha detto...

tornato bello carico. bene.
bel post