Non ho mai "gufato" la nazionale di calcio. Non l'ho fatto quando seguire l'Italia era considerato da qualche ottuso burocrate comunista quasi un oltraggio all'impegno politico, e nemmeno quando è diventato di moda snobbare gli entusiasmi che scaturiscono naturali e fisiologici di fronte ad una bella gara eliminatoria di un mondiale di calcio.
Sapete no, tutta quella gente che ti guarda con il sopracciglio alzato e aria di sufficienza di fronte al tuo coinvogimento emotivo totale, negli ultimi minuti di un match che magari stai vincendo di un gol di scarto, con un uomo in meno?
Ecco io non sono così.
Però devo prendere atto che, dalla vittoria del mondiale 2006 in poi, è cominciato ad evidenziarsi una sorta di distacco, nato principalmente per la presenza di Lippi, del quale, come uomo, penso tutto il peggio possibile, e alimentato dalla vacuità e dalle simpatie di destra di molti protagonisti di quella impresa.
Questa squadra, questo selezionatore, i dirigenti di questa federazione non mi piacciono, c'è poco da fare. Anche esercitare i riti tipo birragelata e frittatonadicipolle davanti alla tv, seguendo una partita contro una nazionale prestigiosa, mi vengono ormai a fatica.
Quando poi ci si trova come avversario una squadra tenace e simpatica, rappresentanza di una nazione che adoro, guidata da un'allenatore italiano che stimo come persona prima che come cittì, la tentazione di gridare Forza Irlanda! si fa irresistibile.
Senza considerare che, tra l'altro, incitando a quel modo l'Eire non si corre nemmeno il rischio di inneggiare per errore ad un partito...
2 commenti:
benvenuto
riesci sempre a codificare i miei pernsieri in maniera "ordinata".
Però, come già detto, non riesco a tifare un'altra squadra; anche se l'Irlanda è una nazione (e un popolo) che adoro in ogni sua forma e manifestazione.
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