mercoledì 2 aprile 2008

Ci avete convinto. Davvero davvero

E’ dura la vita del candidato premier in campagna elettorale, da quando non ci sono più i partiti storici.
E’ la pratica del cerchiobottismo che deve diventare arte, bisogna saper far sognare, dicono i sociologi. Si, va bene, ma posto che devo sparare almeno un annuncio da titoloni al giorno, il problema è far sognare chi?

Se faccio sognare Confindustria, parlando di flessibilità e di valore del precariato, provoco gli incubi ai lavoratori, ai disoccupati e ai precari.
Faccio sognare Bossi e provoco il mal di pancia a Fini (potete tranquillamente sostituire Bossi con Binetti e Fini con la Bonino)
Se apro al pubblico perdo il privato (e viceversa)
Se dico una cosa laica, mi si incazza il clero e la componente cattolica (e viceversa).
Se parlo di salvaguardia ambientale mi si rivoltano i palazzinari (e viceversa, of corse)
"Come si fa, il tempo stringe, che categorie non mi sono ancora paraculato? Eh? Si sono offesi gli artigiani perché ho detto che evadono le tasse? Smentisci smentisci, volevo dire che ne pagano troppe, ma che devo fa, tutto io qua dentro?!? "

Non li invidio, davvero, è un impresa imbroba.
Certo, la cosa più semplice sarebbe avere un identità politica precisa, in modo da non doversi ricordare tutte le balle disseminate nei mesi, ma sembra evidente a tutti che la cosa non paga.

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