Sabato abbiamo portato per la prima volta Stefano al cinema. Abbiamo scelto il multiplex Arcadia di Melzo, che resta la miglior multisala della zona (direi d'Italia anche senza aver visto le altre), dove davano Ratatouile, il nuovo cartone della Disney/Pixar. Siamo arrivati in anticipo, abbiamo fatto i biglietti, ci siamo guardati in giro, siamo andati in libreria, abbiamo visto tutti i gadgets esposti (astronavi di Star Wars, un enorme tirannosauro alto fino al soffitto), abbiamo aspettato che terminasse la fila, siamo saliti al primo piano con le scale mobili. Ognuna di queste banali azioni assumeva un significato particolare, ieri.
Due o tre considerazioni: prima della nascita di Stefano, l'Arcadia era casa mia, ero capace di andarci pure tre volte a settimana. Sabato, con Stefano, mi sembrava di essere il provincialotto che arriva in città, di fronte al volume in sala a livelli assordanti, che manco a un concerto dei Manowar.
I film per bambini ormai sono fatti più per i genitori o i fratelli maggiori che li accompagnano al cinema. Ratatouille dura centoventi minuti! E chi lo tiene fermo per centoventi minuti un bambino in età prescolare?
E infatti, pur entrando in sala dopo la pubblicità e i rumorosissimi trailer di Die Hard IV, abbiamo retto meno di un'ora e poi siamo dovuti uscire.
Lo avevamo messo in preventivo,di non riuscire a vedere tutto il film.
Però osservare Stefano che guardava rapito lo schermo, con gli occhi spalancati e la mascella in caduta, verticale non ha prezzo.
Per tutto il resto...
1 commento:
: ) che figata, fratè!
mau
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