lunedì 4 aprile 2011

No!

Dopo un pò ho maturato la consapevolezza che molti datori di lavoro rifiutano le richieste dei propri dipendenti semplicemente per il sadico gusto di farlo. Prendiamo ad esempio l'orario di lavoro, elemento determinante, soprattutto per i turnisti, per la gestione della vita privata e della famiglia. Bene, nel corso degli anni ho visto negare ai lavoratori sia richieste di passaggi a part-time (perchè non possiamo ridurre la Sua prestazione) sia di incremento di orario, fino al full-time (perchè, sa, la crisi...).


Anche le motivazioni ai rifiuti sono spettacolari. L'ultima che mi è capitata è una lavoratrice appena diventata mamma, che, abitando a 50km dal posto di lavoro ha chiesto il tempo parziale per poter accudire il pargolo. L'azienda gliel'ha negato perchè nel suo ufficio potrebbero verificarsi clamorose pandemie come "ulteriori gravidanze" ed "eventuali influenze".

La lettera ca va sans dir, è finita dritta all'Ispettorato.


E che cazzo, anche al divertimento c'è un limite...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sì, ma dare una motivazione del genere vuol dire tirarsela dietro....