martedì 1 dicembre 2009

Keep the faith

C'è un elemento, solo apparentemente secondario e probabilmente legato al mio status di adolescente cronico, che mi ha sempre affascinato del metal: l'artwork dei dischi di questo genere.

Le copertine apocalittiche, i nomi delle band scritti sempre con caratteri o loghi fighissimi, le immagini truci, i disegni, i colori. Non si battono, hanno una marcia in più, sopratutto da quando vanno i ciddì e i creativi degli artisti normali sfornano una cover decente su cento. Qui la media di opere valide è mostruosamente più alta, anche per gruppi debuttanti. Altro elemento che continua a legarmi a questo canone musicale è il fatto che, anch'io come Ale, ho periodicamente bisogno di quel tipo di ossigeno rarefatto che si respira nei lavori hard-rock-heavy-metal, e guarda un pò, quello che sto passando è proprio uno di quei cicli.

Cicli nei quali apprezzi una band semi sconosciuta, seppur in attività da molti anni, come gli Hatebreed, magari partendo proprio dalla copertina, in stile Motorhead, del loro ultimo, omonimo,album.

Gli americani del Connecticut propongono un metal piuttosto veloce e brutale, ma con una struttura tutto sommato canonica delle canzoni. Riferimenti d'obbligo i Pantera, ma non solo. Il disco è un unico blocco monolitico, ma se devo segnalare qualche pezzo potrei dire Become the fuse, Not my master e No halos for the heartless.

Anche il glam-hair-metal è una mia vecchia passione adolescenziale, e, seppur il gruppo in questione è uno dei pochi del genere che non ho mai ascoltato, sto dando qualche chance anche a Karma, ultimo lavoro dei Winger (che, per la cronaca, sono il gruppo la cui immagine su di un poster Kirk Hammett dei Metallica si divertiva a prendere a freccette ). Anche in questo caso, niente di trascendetale, ma nemmeno di troppo patetico. Buon rock and roll classico un pò (beh, parecchio) fuori tempo. Le tracce più significative potrebbero essere Deal with the devil, Witness, After all this time e Stone cold killer.

Passerà presto, lo so. Ma intanto me la godo. Sono uno che si accontenta di poco, io.

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