sabato 5 dicembre 2009

Eurostar talking blues

Giornate un frenetiche queste. A farne le spese (oltre alla famiglia e alle amicizie, ovviamente) è l'aggiornamento del blog, fermo ormai da martedì.
Tra i tanti impegni, a spezzare in due la settimana, un viaggio di lavoro di due giorni a Roma, con l'ormai abituale Freccia Rossa di Trenitalia.
Durante un noioso viaggio di andata ho stilato una breve lista delle
"sei cose da fare in treno , mentre il tuo collega dorme alla grande di fronte a te, che tanto il lavoro lo stai preparando tu al notebook":

1) infilare le cuffie e cercare un accompagnamento adeguato al sincopato sussultare dell'alta velocità. Una raccolta dei primi dischi di Tom Waits è una scelta consigliata.

2) Fingendo indifferenza, sbirciare da sopra lo schermo la bionda seduta una fila più su, che sta con lo sguardo fisso sul telefonino da almeno un ora senza digitare niente. Chissà che sms deve aver ricevuto. Ad ogni modo è una di quelle che gestisce gli sguardi addosso senza sforzo ne fastidio apparente. Anzi, con disinvoltura dovuta con ogni probabilità ad una consumata esperienza.

3) Resistere alla tentazione di tornare alla carrozza ristorante a farti rapinare di nuovo tre euro per caffè e cornetto.

4) Sfogliare il Corriere in cerca di qualche notizia degna di nota, consapevole che si tratti di una mossa dovuta alla disperazione.

5) Scrivere un post piuttosto inutile. Così, per ammazzare il tempo, prima che lui ammazzi te.

6) Passare da Tom Waits (niente da fare, su Sight for sore eyes il magone parte in automatico) ai Cò Sang perchè va bene tutto, ma dopo un pò ti servono piccole dosi di cattiveria per passare la nottata.

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