giovedì 12 novembre 2009

Everybody needs a good P.R.




Hancock (Will Smith) è uno dei tanti reietti della metropoli losangelina. Vive quasi da homeless, beve, e tira a campare. Già, ma Hancock è anche dotato di incredibili poteri che lo rendono industruttibile a qualunque impatto o arma da fuoco, che gli permettono di volare e gli conferiscono una forza sovrumana.
Per fortuna di tutti ha scelto la strada del bene e non quella del crimine, però il suo servizio all'umanità il più delle volte, a causa del suo costante stato di ebrezza, causa più danni che benefici. Per questo l'eroe è detestato da tutta la comunità, e il suo arrivo sulle scene dei crimini è sempre accolto da fischi e urla di disapprovazione. Almeno fino a quando si imbatte, salvandogli la vita a modo suo, in Ray Embray(Jason Bateman), pierre romantico e sognatore, che gli insegnerà letteralmente a stare al mondo, e in sua moglie Mary (Charlize Theron).

Produzione anomala nel panorama supereroistico americano, Hancock nasce da un buono spunto, non originalissimo per i comic book, ma abbastanza innovativo per il cinema. Will Smith si cala bene nel personaggio e sopratutto la prima parte del film è abbastanza divertente. Poi però a mio avviso la sceneggiatura non riesce a dare un canone preciso alla storia. Si passa infatti da quelle che potrebbe essere quasi una parodia dei super-eroi, ad una vicenda in stile highlander a sviluppi eccessivamente drammatici della storia.

Se la produzione avesse optato per un genere più definito, a mio avviso il film ne avrebbe guadagnato, rispetto ad un tentativo di tenere in equilibrio toni tra loro opposti che in questo ambito non riescono ad armonizzarsi. Soprattutto io avrei utilizzato il taglio dato al personaggio per sviluppare aspetti del genere supereroistico non permessi per ovvie ragioni ai personaggi ufficiali dei fumetti, ma che sarebbe stato divertente approfondire con un character così particolare.

La sufficienza ad ogni modo la raggiunge, ma nel filone "intrattenimento con la spina del cervello staccata" .


P.S. Segnalo una battuta, forse l'unica davvero azzeccata del film, Ray viene presentato al consiglio d'amministrazione di una grande azienda come il Bono dei pierre, lui sorridendo replica che: - in realtà Bono è il Bono dei pierre...-


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