giovedì 4 settembre 2008

To Brussels and back

Mercoledì abbiamo fatto l'esperienza del turismo low cost con visita in giornata, e ritorno in serata, a Brussels. Un pò stancante, qualche piccolo imprevisto, ma tutto sommato esperienza positiva, da ripetere. Partenza alle 08:30 da Bergamo. Piccolo inciso: mi piace l'aeroporto di Bergamo, è uno scalo facile, si trova sempre parcheggio per l'auto e non costa un salasso, in un attimo sei al check-in e l'attimo dopo al filtro di sicurezza (mi riferisco alle distanze, ovviamente in caso di code è tutto un altro discorso). Noi avevamo fatto il check-in online, quindi siamo andati direttamente al gate. Lì ci sono passati davanti i priority ed altri in fila prima di noi, poi a bordo ci siamo trovati davanti ad una ventina di posti bloccati dall'equipaggio (i primi e gli ultimi dieci, credo lo facciano per bilanciare meglio l'aereo), questo, sommato alla politica di non assegazione posto della compagnia, ha rischiato di far sedere Stefano, nel suo battesimo del volo, sull'ala dell'aereo, con visuale sui flaps.
Il posto che abbiamo trovato per fortuna era proprio alla fine dell'ala, una di quelle file a un finestrino e mezzo, così Stefano ha potuto avere la sua visuale panoramica.

Arrivati a Charleroi dopo un volo farcito di gioiosi - papàmamma guardate! -, troviamo un tempo da lupi, vento e freddo che spazzano la banchina degli autobus. Dopo un'oretta d'attesa per lo shuttle, e altrettanto per raggiungere la gare du midi, prendiamo il tram sotterraneo e in cinque minuti siamo alla centralissima grand'place.

Giro, foto, passeggiata nelle vie dell'Ilot Sacrè, pranzo in una brasserie che avevamo selezionato prima di partire, ci rendiamo conto che il tempo a disposizione è davvero scarso, e che avevamo preparato un programma troppo ambizioso. Tagliamo qua e là, che alle 16:30 è già tempo di rimettersi in marcia verso l'aeroporto ( ci vuole circa 1 ora e mezza per arrivare a Charleroi dal centro).

Stanchi, ma soddisfatti aspettiamo l'imbarco. L'aereo è un pò in ritardo, osservo dai finestroni le operazioni di assistenza all'aereo, sono dieci volte più veloci dell'Alitalia e al contrario della compagnia di bandiera coinvolgono tutto l'equipaggio. Gli assistenti di volo in particolare non si fermano mai. Mentre per le compagnie canoniche la sosta dell'aereo è un momento di parziale relax per il personale di bordo, per quello delle low cost è la continuazione del servizio ai passeggeri, si posiziona sul piazzale per lo sbarco/imbarco dei passeggeri, pulisce la cabina, ed è già tempo di ricevere i passeggeri in partenza. Questo andazzo viene ripetuto per un numero imprecisato di tratte. Davvero non li invidio.

All'arrivo a Bergamo, mentre ci incamminiamo in direzione della clio, di rito la richiesta di Stefano, stanco ma indomito: - papà, lo rifacciamo?!? -

4 commenti:

jumbolo ha detto...

grandi. in effetti nemmeno mezza giornata è un po' poco.

Filo ha detto...

e tu che gli hai risposto?
"Cazzo, sì che lo rifacciamo!"
O no?

Anonimo ha detto...

"Lo rifacciamo?" è una domanda che può essere meravigliosa o terrificante, a seconda dei casi... : )))))))

Mau

monty ha detto...

gli ho detto - cacchio, sì. ma adesso
mi scendi dal piede per piacerino? -