giovedì 18 settembre 2008

Dinosauri sì, ma con il senso degli affari

Posto questa sugli AC/DC, che tra l'altro stavolta vorrei riuscire a vedere dal vivo, perchè è interessante dal punto di vista delle diverse scelte strategiche del music biz e per i dati di vendita dei dischi di catalogo.

AC/DC, alla Sony anche il catalogo

Il nuovo album degli AC/DC “Black ice” segna il passaggio di Angus Young e compagni dalla Atlantic/Warner, la casa discografica che li ha lanciati, alla Sony (etichetta Columbia): armi e bagagli, cioè con intero back catalog al seguito, dal momento che la band è proprietaria di tutti i suoi master. Sullo scacchiere discografico si tratta ovviamente di una mossa pesante, dal momento che si calcola che tra il 2004 e il 2007 gli AC/DC abbiano venduto negli Stati Uniti più cd di chiunque altro a parte i Beatles: 7 milioni di album contro gli 8 dei Fab Four, i 6 milioni dei Pink Floyd, i 5,1 degli Eagles, i 4,9 dei Rolling Stones e i 4,7 dei Led Zeppelin; un risultato reso ancora più eclatante dal fatto che, come noto, il gruppo (proprio come i Beatles ) non ha ancora concesso liberatorie per la vendita della sua musica su Internet. L’embargo digitale viene violato per la prima volta proprio con “Black ice”, che sarà venduto on-line mentre l’esclusiva della distribuzione fisica, negli Usa, è stata concessa ai grandi magazzini Wal-Mart già scelti dagli Eagles e da altri artisti .

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