giovedì 15 settembre 2011

Everything in it's right place

Sono giorni nei quali sono avvelenato con i miei... oddio amici non sono, compagni neanche... facciamo "colleghi" vah, ecco, con i miei "colleghi" degli altri sindacati. Con il loro immobilismo, il loro benaltrismo, il loro perdigiornismo. Ma santa madonna, allora non c'è bisogno di tirare in ballo i parlamentari per agitare la vergogna del distacco dalla vita reale da parte di chi dovrebbe rappresentare i cittadini. Già nel microcosmo delle aziende, per quella che è la mia esperienza, si può avere una bella fotografia nitida a dodicimila pixels. Brutta gente, credetemi. Persone che non solo non assumono mai un'iniziativa politica, di coinvolgimento collettivo, di tutela complessiva, ma che addirittura ostacolano le tue. Che si muovono nell'ombra prendendo a braccetto i lavoratori alla macchinetta del caffè o in spogliatoio, sempre bisbigliando e promettendo, mai esponendosi pubblicamente o in situazioni di limpidezza.



Che differenza c'è con i vari scilipoti? Lì (in parlamento) la gente li ha votati (non loro, il simbolo del partito, grazie al porcellum), qui si sono iscritti spontaneamente (o "spintaneamente"?) all'organizzazione. Da un certo punto di vista dunque peggio per chi li ha scelti. Da un altro con tutta sta zavorra sulle spalle non ci tiriamo fuori più dalla palude in cui stiamo affondando.


L'avvelenamento odierno scaturisce anche dal fatto che ho collegato una tessera in più del mosaico e che il quadro d'insieme presenta così una sconcertante coincidenza: tutti e dico tutti questi pseudosindacalisti aziendali di cisl, uil, ugl e compagnia cantante sono politicamente schierati con il pidielle. Questo elemento alla fine è illuminate. Non solo immobilismo quale strategia sindacale nazionale, ma anche accondiscendenza individuale allo scempio in atto.


Ma allora aridateci i sindacalisti da camera cafè, almeno loro facevano ridere, mentre questi solo incazzare.

1 commento:

Gemelle a rotelle ha detto...

Quando lavoravo in banca (parliamo di 10 anni fa), andai al mio primo sciopero da impiegata e mi trovai davanti Angeletti che sbraitava contro il Kattivizzimo governo di allora (c'era Berlusconi, mi pare, al governo e alla Cgil Cofferati). Lo ascoltai, poi dissi al collega incontrato per caso: "Questo vedrai che va dalla parte del cavaliere".
Se può consolarti comunque, avevo anche molti colleghi iscritti alla Cgil che votavano l'allora casa della libertà...