domenica 11 settembre 2011

11 settembre

Ricorre oggi l'anniversario di una tragedia che ha coinvolto il popolo di un intero paese, segnando a cascata la politica internazionale per molti anni a venire. Una tragedia drammaticamente annunciata dalla seguente dichiarazione:

« Non vedo perché dovremmo restare con le mani in mano a guardare mentre un Paese diventa comunista a causa dell'irresponsabilità del suo popolo. La questione è troppo importante perché gli elettori cileni possano essere lasciati a decidere da soli. »
(Il segretario di stato americano Henry Kissinger a proposito dell'elezione di Salvador Allende in Cile nel 1970)

L'11 settembre 1973 il generale Pinochet, alla guida dell'esercito cileno, prese il potere con un colpo di Stato cingendo d'assedio il Palazzo Presidenziale, attaccandolo via terra e bombardandolo con dei caccia Hawker Hunter di fabbricazione britannica. Allende morì nel corso dell'attacco, per suicidio secondo la tesi ufficiale.


Pinochet si mosse subito per consolidare il suo controllo contro ogni opposizione. Il 13 settembre, la giunta militare sciolse il Congresso. Nel frattempo, progettando l'eliminazione di tutte le forze di opposizione lo Stadio Nazionale venne temporaneamente converito in una immenso campo di concentramento.


All'interno dello stadio, in quei mesi, avvenivano torture e interrogatori violentissimi, moltissime donne vennero stuprate dai militari addetti al "campo". Approssimativamente 130.000 individui vennero arrestati nei seguenti tre anni, con il numero di "scomparsi" (desparecidos) che raggiunse le migliaia nel giro di pochi mesi. Moltissime di queste persone sono state uccise, alcune lanciate dagli aerei in stato semicomatoso, spesso accompagnati da sacerdoti che "benedicevano"(...).

la scheda completa su wikipedia

1 commento:

WVS ha detto...

http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=40113

L'ho trovato molto interessante e veritiero.