domenica 1 febbraio 2009

Sometimes truth speaks from a peaceful place

La seconda serie di Dexter (sono arrivato al settimo episodio) è fin qui, piuttosto deludente. Sarà che la prima era tratta da un romanzo, ed aveva una sua coerenza, una sua forza. A voler andare oltre il genere noir, ci si potevano leggere diverse metafore su quello che siamo e ciò che invece vogliamo apparire agli altri.
In questa seconda stagione invece, mi sembra tutto troppo prevedibile, infilato in tutti i clichè dei telefilm seriali americani.

Morgan da apatico ed emotivamente impermeabile, diventa quasi espansivo e si fa addirittura l'amante, l'ottimo personaggio Doekes viene fatto sbarellare, viene inserita persino una suocera (indovina un pò?) rompiballe, insomma, il meglio del meglio di quanto già stravisto in televisione.
Si salva da questo piattume generale Lundy, agente FBI.
Colto, intelligente e preparato, sui sessant'anni. Dotato di grande fiuto, ma capace anche di gesti fuori dai normali comportamenti della società comune. E' un riflessivo, ma sa essere risoluto ed imprevedibile.

E' dalla sua bocca che esce la splendida battuta: "Sometimes truth speaks from a peaceful place", che viene pronunciata mentre ascolta il monumentale A kind of blue di Miles Davis e osserva le foto delle vittime (di Dexter?) emerse dalle profondità degli abissi.
Nella stessa scena Lundy chiede a Deb (sorella di Dexter) se per caso abbia mai ascoltato Chopin. Lei risponde di no, e lui dice: "peccato. Chopin è perfetto".

Deb allora si infila le cuffie dell'I-pod e si mette ad ascoltare i Notturni. Ne rimane sconvolta, lascia il suo ragazzo temporaneo e capisce di provare qualcosa per Lundy. Torna in ufficio, comincia a parlare a manetta all'agente dell'FBI, lui la ferma e le chiede : "Ma...Hai ascoltato Chopin?"
Lei: "Si"
Lui: "Cosa di preciso?"
Lei : " I notturni"
Lui: "Ecco perchè sei così agitata, Chopin fa questo effetto, rimuove la polvere."


E' abbastanza vero. Provate anche voi l'effetto che fa.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

per dirti l'effetto che mi fece sentire la frase che da il titolo al tuo post: http://thisisnotforyou.splinder.com/post/19572494/Sometimes...

questa foto l'ho scattata dietro la mia ditta. odio il mio lavoro... ma la zona in cui è immersa la mia ditta è stupenda.

monty ha detto...

l'avevo visto,
lo seguo il tuo blog! ;-)

Anonimo ha detto...

Really?

Che te ne pare della categoria "Oggi Come Allora"? E' una delle poche cose che mi piace far leggere senza sentirmi un po' scemo... parlare di musica e dei 'miei' dischi fondamentali mi piace sempre un sacco. ^_^