Per un curioso caso del destino due delle mie nipoti femmine sono nate a distanza di circa trenta chilometri, lo stesso giorno, mese ed anno di undici inverni fa, una da mia sorella e l'altra da mia cognata.
P., mia nipote di sangue, è secondogenita, F., la nipote acquisita è figlia unica.
Non ho mai avuto e non ho tuttora un bel rapporto con mia sorella, ma devo riconoscerle una dedizione e una cura maniacale nella crescita della prole. Con il marito dedica alle figlie un mare di tempo di qualità, ascolta, educa, è sempre presente.
P. passa molto tempo a leggere, non segue le baby- mode, è vivace e attenta e ha una curiosità innata propria dei bambini che stanno crescendo.
F. è una figlia del consumismo. E' abituata ad avere tutto se non subito, presto. In quinta elementare già si veste come una Bratz (e mi fermo qui), chiede vestiti e scarpe di marca, possiete un cellulare (non uno qualunque, quello col brand di Mtv, credo che venga attorno ai 300 euro), l'I-pod, il game boy Nintendo di ultima generazione e la macchina digitale di proprietà.
Passa le cene della domenica, in cui ci ritroviamo sempre tutti, sdraiata sul divano con le cuffiette a smanettare tutto il tempo il telefonino o il game boy o l'I-pod, che gli fanno da baby sitter. Non sa giocare con gli altri e pianta delle litigate ignobili per delle sciocchezze.
E' incredibile come due esseri nati con pari possibilità e condizioni simili si siano evoluti in modi così diversi che nemmeno un ruandese ed uno svizzero.
Essere genitore è una cosa strana, sei portato a giudicare, spesso in modo negativo, la pagliuzza dell'educazione dei figli altrui, e spesso non vedi la trave nell'occhio che hai in casa, riguardo a come stai tirando su i tuoi.
Non passa giorno in cui non mi chieda se sto facendo bene con Stefano, e accidenti, finora una risposta confortante non è ancora arrivata.
3 commenti:
Condivido tutto; specie i dubbi.
Anch'io ho due esempi simili, anche se non così agli opposti: la figlia di mio fratello e il figlio di mia sorella, coetanei.
Non c'è così tanta differenza come nel tuo caso (il figlio di mia sorella, che è quello più "moderno" non è assolutamente così figlio delle mode), ma i dubbi che mi fanno venire sono gli stessi.
E la finisco qua, sennò scrivo per tre ore.
Easy man,
qualunque cosa tu faccia farai comunque degli errori, anche dove pensi di non farne...
Quindi non preoccuparti troppo, sii attento, affettuoso ma non illuderti. La perfezione non esiste.
Concordo: non saprai MAI se hai fatto degli errori grossolani o se hai sempre fatto la scelta giusta. Essendo il padre della bimba del primo commento mi sento chiamato in causa: se ti può tranquillizzare sono arrivato anch'io alla conclusione che tutto ciò che puoi (DEVI) fare è comunicare affetto e presenza, accompagnati da linee guida generali. Rassegnati al fatto che più si va avanti e meno avrai voce in capitolo sulle sue scelte e sui suoi comportamenti!
Auguri.
Dria
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