Siamo l'unico paese al mondo in cui si condannano gli esecutori e non i mandanti, grazie a leggi approvate dai mandanti stessi.
Che comunque, è giusto ricordarlo, stravincono ogni tipo di tornata elettorale ( anche per manifesta inferiorità degli avversari) sentendosi autorizzati a reiterare ogni nefandezza.
Altro caso unico al mondo, il mandante è contemporaneamente coimputato per corruzione al processo e parte lesa come ruolo istituzionale, e quindi risarcito dai giudici con 250mila euro.
Siamo anche unici al mondo per gli effetti di questa paradossale condanna. Il giorno dopo la sentenza, invece di essere passare un brutto quarto d'ora il coimputato di corruzione, nonchè presidente del consiglio, a dimettersi è il leader del partito d'opposizione.
Grazie a questo tempismo pauroso, la notizia della condanna scivola in basso anche nelle testate che l'avrebbero pubblicata a nove colonne, dopo gli stupri e Sanremo.
Bisogna arrendersi all'evidenza,siamo un paese meraviglioso.
2 commenti:
che dire. ieri sera ero in auto quando ho sentito la notizia. e sai che ho pensato esattamente le cose che hai scritto. è proprio il caso di dire mal comune mezzo gaudio.
Dovrebbe essere passato anche il decreto con il quale si è stabilito, circa dieci giorni fa, che in caso di condanna di mills questa non avrebbe potuto essere utilizzata quale atto di accusa/prova per il giudizio dell'imputato corruttore.
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