sabato 8 dicembre 2007

Stuck in the mud

Mi piace Fango, il nuovo singolo di Jovanotti.
Testo ispirato, a tratti emozionante, stile che ricorda il DeGregori di Miramare.
Listen withou prejudice.


Fango

Io lo so che non sono solo anche quando sono solo io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo anche quando sono solo

sotto un cielo di stelle e di satelliti tra i colpevoli le vittime e i superstiti
un cane abbaia alla luna un uomo guarda la sua mano sembra quella di suo padre
quando da bambino lo prendeva come niente e lo sollevava su
era bello il panorama visto dall'alto si gettava sulle cose prima del pensiero
la sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero
ora la città è un film straniero senza sottotitoli
le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli il ghiaccio sulle cose
la tele dice che le strade son pericolose
ma l'unico pericolo che sento veramente è quello di non riuscire più a sentire niente
il profumo dei fiori l'odore della città il suono dei motorini il sapore della pizza
le lacrime di una mamma le idee di uno studente gli incroci possibili in una piazza
di stare con le antenne alzate verso il cielo

io lo so che non sono solo io lo so che non sono solo anche quando sono solo
io lo so che non sono solo e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo anche quando sono solo io lo so che non sono solo

e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
la città un film straniero senza sottotitoli una pentola che cuoce pezzi di dialoghi
come stai quanto costa che ore sono che succede che si dice
chi ci crede e allora ci si vede
ci si sente soli dalla parte del bersaglio e diventi un appestato quando fai uno sbaglio
un cartello di sei metri dice tutto è intorno a te
ma ti guardi intorno e invece non c'è niente
un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che hanno ancora il coraggio di innamorarsi e una musica che pompa sangue nelle vene
e che fa venire voglia di svegliarsi e di alzarsi
smettere di lamentarsi che l'unico pericolo che senti veramente è quello di non riuscire più a sentire niente di non riuscire più a sentire niente il battito di un cuore dentro al petto la passione che fa crescere un progetto l'appetito la sete l'evoluzione in atto l'energia che si scatena in un contatto

io lo so che non sono solo anche quando sono solo io lo so che non sono solo e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango io lo so che non sono solo anche quando sono solo io lo so che nn sono solo e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango e mi fondo con il cielo e con il fango e mi fondo con il cielo e con il fango

3 commenti:

Anonimo ha detto...

sabato sono riuscito a perdere uno spettacolo che ora non potrò più vedere, mi sono addormentato sul noiosissimo e pedissequo Bisbetica Domata di Zeffirelli. Al risveglio mi sono fiondato in via savona ma avevo anche sbagliato orario!!! un disastro.
allora sono uscito e ho acquistato uno degli stupendi album di Ranieri con Pagani e sono andato al bar 900.
il bar 900 è il nostro ritrovo, era vuoto, alle 18 di un sabato di ponte. c'era Max, il proprietario sano, che mi parla dei figli; c'era Sandro che mi racconta di come ha visto l'AMSA dall'inizio. una volta c'erano i Ruè con le gerle, poi in bici eccetera; c'era uno coppietta che prendeva guinness e cioccolata calda.

io: mezza di minerale gasata causa impastamento di bocca e cervello.

in quel gap esistenziale tra un sonno di cemento e una cena sorprendente ho sentito Fango.
ci sono momenti in cui una canzone così ti può davvero entrare nello stomaco e fartelo vibrare a tamburo.
ci sono menti così, meno male che ci sono.
Mau

monty ha detto...

io invece tornavo a casa dal lavoro
venerdì 7 (santambros) alle 20,
dopo un pomeriggio surreale
passato a tentare di convincere
le altre sigle sindacali a condividere
dieci righe di volantino.
ero stanco, sfatto,sporco e scazzato,
quand'ecco che parte il pezzo.
il passaggio sulle mani mi ha
fatto fremere di malinconia

Anonimo ha detto...

sai, questo pezzo ha la stessa energia di Mi fido di te con il fluire delicato delle parole fortissime e il suo modo di non cantare, comunicando (il che storicamente è accettabilissimo).
poi negli album si perde via perchè non è un musicista, e si sente purtroppo. però quando azzecca la canzone è micidiale.
pensa a Una storia d'amore. porca puttana che legnata!

la parte delle mani... ok, come avessi commentato. : )