Poche righe, visto che il capitolo cinque è il classico episodio di transizione, fatto per tirare il fiato e prepararsi al finale (verosimilmente) pirotecnico. L'evento (avvenuto in effetti su un tie-in dell'albo dell'Uomo Ragno) è che Spidey ha cambiato fazione, avendo capito di aver commesso un errore, e così in un colpo solo ha perso l'appoggio di Stark, miliardario che si cela dietro la maschera di ferro di Iron Man e sostenitore numero uno dell'Atto di registrazione, che si traduceva in casa blindata e protezione per la sua famiglia dopo il coming out, ed è stato massacrato di legnate dai "buoni".
Questo numero evidenzia purtroppo anche il lato smaccatamente commerciale di questa operazione. Gli eventi di Civil War sono infatti collegati ed hanno ripercussioni su tutte le principali serie Marvel. Lì succedono eventi che si ripercuotono nella miniserie. Fino al numero attualmente in edicola però, volendo, si poteva tranquillamente limitarsi a leggere la sola mini serie, senza perdersi la storia centrale. L'ultima uscita invece conclude situazioni iniziate altrove, generando un pò di smarrimento.
Ah! Entra in scena alla grande Frank Castle, aka Il Punitore, e voi lo sapete da che parte sta?
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