martedì 5 settembre 2017

Fortynine

Will Freeman, il nullafacente protagonista del romanzo di Nick Hornby Un ragazzo, misurava la durata della giornata in segmenti di micro attività, come l'appuntamento fisso con un programma televisivo, o altre amenità del genere.
Io, da ragazzo, nel periodo di massima passione calcistica, lavoravo su una scala più ampia ma con un metodo non troppo dissimile: pensavo infatti all'età che avrei avuto in relazione ai futuri campionati mondiali di calcio, che come noto, si succedono ogni quattro anni.
Dopo la vittoria al mundial di Spagna del 1982 mi spaventava ad esempio constatare che per vedere i mondiali di calcio del 1990 avrei dovuto attendere di avere ben 22 anni. Oggi, se dovessi usare questa misurazione dovrei inserire anche l'incognita dell'aspettativa di vita, pensando alla massima manifestazione calcistica che si svolgerà in Quatar nel 2022 o addirittura a quelle successive.
Di conseguenza, non ci penso più. Così come non penso più a come mi figuravo i trentenni, i quarantenni e i cinquantenni quando avevo molti anni di meno. Viverla è tutta un'altra cosa rispetto ad osservarla in vitro.  
Ebbene sì, confesso che invecchiare mi pesa.
Il programma di running che svolgo ogni agosto nella pausa estiva del calcetto quest'anno è stato faticosissimo e ha richiesto una forza di volontà supplementare rispetto a quella, già notevole, applicata in passato. E gli esperti che mi circondano mi dicono che d'ora in poi sarà sempre peggio. Va da sé che non ho mai avuto un grande fisico, ma insomma.
Che sono diventato fifone e ipocondriaco l'ho già confessato in altri post per cui, dài, la chiudo qui, festeggiando in tono dimesso l'ultimo anno della fascia dei 40 che comunque, per inciso, mi accompagnerà fino a tutto il prossimo mondiale di calcio di Russia.
 

4 commenti:

Anonimo ha detto...

E' dura sì. E' come se il raggiungimento di una certa
età portasse dietro automaticamente una serie di pensieri,
probabilmente gli stessi per tutti. Chissà quanti sono
veri e quanti invece indotti dal mondo esterno.

monty ha detto...

Giusta riflessione

jumbolo ha detto...

Voglio lasciare una testimonianza uguale e contraria. Certo, dipende dalla situazione in cui ti trovi. E invecchiare scoccia pure a me. Ma ho cambiato atteggiamento, ed ho atteso con un'ansia positiva lo scoccare dei 50, festeggiandoli low profile volutamente, e i 51 sono arrivati senza fatica. Sono anziano, lo ribadisco ad ogni pié sospinto, faccio fatica a fare alcune cose, ma sono felice. Ho la libertà di fare il cazzo che mi gira, sono limitato dal lavoro che però è una parte importante della mia vita, al quale mi dedico con passione e sofferenza, ma che mi definisce insieme alle altre mie passioni. Faccio quello che posso per non decadere fisicamente, e prendo quello che viene.

monty ha detto...

Volendo fare psicologia for dummies verrebbe da dire che sei una persona risolta :)