mercoledì 3 luglio 2013

Breaking Bad, Season 5 - part 1



 
Avevamo lasciato Walter White al culmine della sua trasformazione da tranquillo professore di chimica a spietato criminale. La pirotecnica eliminazione di Fring però, se da un lato gli ha salvato la vita, dall'altro ha inceppato l'oliatissima macchina d'affari di Gus, stravolgendo gli equilibri del traffico di metanfetamine nell'area di Albuquerque. La rete del manager di Pollo's Hermano infatti, dal reperimento delle materie prime, alla produzione della droga in laboratori avanzatissimi, fino distribuzione del prodotto agli angoli delle strade, era praticamente invulnerabile. Per White, che ormai ha assunto totalmente il physique du ròle del malavitoso, il problema non è da poco: se vuole guadagnare con le meths, deve cominciare da capo occupandosi anche di parti del business che prima non lo riguardavano. Per fare questo è obbligato a chiedere la collaborazione di Mike, uomo di fiducia del precedente boss, verso il quale nutre diffidenza. In più la DEA, guidata dal cognato Hank, ormai quasi del tutto ristabilito, sta stringendo il cerchio attorno alle persone dell'organizzazione di Gustavo e per finire in bellezza, a casa il rapporto con Sky è definitivamente lacerato, al punto da portare la moglie a confessare di sperare unicamente che gli torni il tumore a portarselo via.
 
L'ultima stagione di Breaking Bad è stata divisa in due parti da otto episodi ciascuna, trasmessi rispettivamente nell'estate del 2012 e a partire da agosto del 2013. Sono in molti a pensare (ed io tra loro) che l'amaro epilogo della quarta stagione fosse un finale perfetto per il serial, ma fin dal prologo della quinta (un flashback collocato un anno dopo gli eventi narrati in tempo reale) ogni dubbio sull'opportunità di continuare viene dissolto e sostituito dall'ansia di capire gli accadimenti che porteranno Walter nella drammatica situazione brevemente mostrata all'inizio della 5x1.
 
Sul piano della sceneggiatura da registrare il solito egregio lavoro da parte degli showrunners, capaci di trasmettere una tensione costante con alcuni considerevoli colpi da maestro (uno su tutti Dead Freight, la puntata 5x5). Le prove attoriali sono come di consueto all'altezza, con Bryan Cranston (Walt) sugli scudi, seguito ad un'incollatura da Anna Gunn (Skyler) e dal serafico Jonathan Banks (Mike). Ho molto apprezzato anche la new entry di Laura Fraser, nei panni della scaltra Lydia Rodarte Quayle, manager dell'industria farmaceutica collusa prima con Fring ed ora, suo malgrado, coinvolta nel nuovo "cartello".
 
La prima parte della stagione si è chiusa con un cliffhanger che per quanto si preannunci devastante ai fini dell'impatto sulle sorti dei personaggi, risulta, nella sostanza e non nel suo svolgimento, prevedibile, una volta venuti a conoscenza della decisione di concludere definitivamente la saga.
 
Agosto è vicino...

2 commenti:

jumbolo ha detto...

ti dico una chicca che ho scoperto "spippolando" già ai tempi della mia rece, e che poi non ho scritto perché era abbastanza inutile, ma tanto per.

La Fraser era la donna di Brody nel pilot di Homeland, quello per addetti ai lavori. Poi fu sostituita dalla Baccarin non ho capito perché.

monty ha detto...

Beh, è interessante.
A mio parere la Baccarin è più figa,
ma la Fraser sarebbe risultata
proprio per questo più...credibile