venerdì 12 ottobre 2012

80 minuti di The Alarm

Gli Alarm ebbero il loro momento di gloria nella seconda metà degli ottanta, quando sembrava che la fortuna sorridesse alle band provenienti dalla periferia dell'impero inglese. Così, insieme a Simple Minds, Big Country, Waterboys e, naturalmente, U2, i gallesi capitanati dal leader Mike Peters ebbero modo di giocarsi le loro carte contraddistinte da semi di rock anthemico, homeland pride e messaggi politici positivi. La discografia che conta (escludendo quindi recenti comeback e progetti del solo Peters) va dal 1983 al 1991, ed è da questo orizzonte temporale (non senza un pizzico di nostalgia) che ho estratto le seguenti 18 tracce.

1) Knife edge
2) Marching on
3) Devolution workin man blues
4) Love don't come easy
5) Unsafe building
6) Rain in the summertime
7) Sold me to the river
8) Strengh
9) Where were you hiding when the storm broke
10) Spirit of 76
11) Sixty eight guns
12) Rescue me
13) Presence of love
14) Absolute reality
15) The deceiver
16) The stand (prophecy)
17) The chant has begun
18) A New South Wales


4 commenti:

Filo ha detto...

Cazzo, gli Alarm! Con solo un nome mi hai catapultato indietro di 25 anni.

monty ha detto...

Ero sicuro di sfrucugliarti...
:D

Filo ha detto...

Comunque non hai messo "Raw", che era la mia preferita.

monty ha detto...

E' un pò una costante di questa
rubrichetta Il Brano Mancante
:D