lunedì 29 ottobre 2012

Angel Witch, As above, so below


Storia molto particolare, quella degli inglesi Angel Witch. Formazione di punta, insieme agli Iron Maiden, della NWOBHMW, si persero per strada senza mai raggiungere fama e successo, dopo il leggendario debutto omonimo del 1980, riuscendo faticosamente a pubblicare due altri due album solo nell'85 e nell'86, per poi sparire definitivamente nel nulla. O almeno così sembrava. Perchè all'inizio di quest'anno la band è imprevedibilmente tornata a rilasciare un full-lenght, dando l'impressione che il tempo non sia mai trascorso.

As above, so below contiene otto tracce ma supera i cinquanta minuti di durata e suona al tempo stesso vintage e attuale, visto che questo stile (come quello delle Vergini di Ferro) continua ad influenzare il metal moderno, con echi che si possono trovare nei Mastodon come negli Sword.
L'album suona coeso, compatto, non viaggia a velocità folli, ma si prende il suo tempo, piazzando  almeno tre grandi pezzi giusto all'inizio (Dead sea scrolls) a metà (Witching hour) e alla fine del lavoro (Brainwashed), e concedendo in The horla, la traccia numero quattro, pane per i denti dei nostalgici dei Metallica.

Un disco, in definitiva, che farà sobbalzare i cuori dei dinosauri metal e che restituisce visibilità ad un combo seminale.

7/10

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