mercoledì 16 maggio 2012

Avengers assembled!





Non sapevo esattamente cosa aspettarmi dal primo crossover cinematografico della Marvel, gli episodi precedenti incentrati sui singoli Avenger avevano raggiunto buoni/ottimi risultati, ma quello del supergruppo è un prodotto complesso da portare sul grande schermo, tant'è che sono davvero limitatissimi i precedenti (mi sovviene il recente Watchmen che è comunque di un profilo totalmente diverso) dai quali prendere le misure. In qualche modo questa incertezza mi accompagna anche adesso che il film l'ho visto e son qui ad esprimere un giudizio.




Sicuramente è da apprezzare lo sforzo fatto dagli sceneggiatori di costruire un'opera corale e di non privilegiare quindi un personaggio rispetto ad un altro. L'obiettivo è colto in parte, l'approfondimento del personaggio Vedova Nera ad esempio (verrebbe da dire nonostante la prova della Johansson) è molto congruo con quello dei comics, mentre con Hawkeye (che peraltro non viene mai chiamato con il suo nome di battaglia) si poteva fare sicuramente di meglio.


Il tentativo di equilibrare il contributo dei super-dudes non riesce comunque a contenere la leadership naturale di Robert Downey jr, che, caso più unico che raro, ha conferito al personaggio Tony Stark / Iron Man un fascino di gran lunga superiore a quello dell' originale a fumetti, che ho sempre trovato antipatico e, dopo la saga Secret Wars, addirittura odioso. Altro buon risultato l'hanno ottenuto con Mark Ruffalo/ Bruce Banner/Hulk (terzo attore chiamato ad impersonare il mostro dopo Bana e Norton) per il quale è stato ritagliato un ruolo da deus ex machina nell'ambito della storia, mentre Capitan America e Thor sono a mio avviso poco incisivi, probabilmente anche a causa della scarsa personalità di Evans ed Emsworth, gli attori chiamati ad interpretarli.


La trama è quel che è, inutile fare i sofisti: Loki scatena l'inferno sulla terra e gli eroi sono chiamati a salvarla. Siamo dalle parti del prodotto d'intrattenimento familiare, non delle saghe di Batman o degli X-Men che intraprendono la strada di un cinema più adulto e compiuto. In alcuni passaggi però (quelli disimpegnati) si segnalano dialoghi divertenti e battute ficcanti e insomma le oltre due ore di durata non annoiano. Come accennavo in premessa sufficienza raggiunta ma senza particolari slanci. Anche Stefano, che per la prima volta nella sua vita ha atteso febbrilmente l'uscita di un film, ha cominciato a realizzare che ogni tanto l'attesa è più eccitante dell'evento agognato.





Dal punto di vista delle prossime produzioni, a luglio sarà il turno del reboot di Spiderman, mentre sono in preparazione i sequel di Thor e Captain America e il terzo capitolo di Iron Man.



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