martedì 2 agosto 2011

Sempre rinnegato





Bennato è a mio avviso uno dei più grandi performer italiani di tutti i tempi. E' stato anche uno degli interpreti più indipendenti e corrosivi che il nostro paese ricordi, uno dei pochi tra l'altro, che riusciva a coniugare questa sua vene ribelle con colossali successi commerciali. E' stato un precursore in molti aspetti. Il primo a pubblicare contemporaneamente due album (Uffà Uffà e Sono solo canzonette nell'80) e il primo a dare alle stampe un disco unplugged (lo strepitoso Rinnegato, nel 90). Certo, l'ispirazione più luminosa l'ha abbandonato da una ventina d'anni buoni, ma con una chitarra in mano e una platea davanti, ancora oggi,a 65 anni da poco compiuti, non sbaglia un colpo.

Lo hanno intuito quelli di MTV, che gli hanno dedicato una puntata di Storytellers, lo show nel quale gli artisti ripercorrono la loro carriera e suonano dal vivo una selezione dei loro brani. Non ho visto il dvd, ma ho ascoltato l'ottimo cd che da quelle registrazioni è tratto e che ci regala un Bennato in forma smagliante già dall'iniziale Cantautore. Molto intense anche Venderò e Non farti cadere le braccia, tra le mie preferite di sempre, mentre Rinnegato è suonata in una versione rock-blues torrenziale e treascinante, al punto che la sorpresa è tanta quando scopri che a coadiuvare Edo ci sono i (sigh) Finley.

Giuliano Palma & The Bluebeaters sono invece ospiti per E' stata tua la colpa, che prende ovviamente una piega ska e Roy Paci incornicia con la sua tromba una suadente versione di Un giornoi credi. C'è spazio anche per la produzione più recente, con il pezzo Wannamarkilibera, che nonostante l'allegro piglio rock&soul paga pesantemente pegno rispetto alla produzione storica. Ultima ospitata, quella di prezzemolino Morgan, che strimpella il piano sulle conclusive Perchè e Lo show finisce qua.

A me pare che l'album Storytellers sia un ottimo tributo ad un artista che tanto ha fatto per rinnovare la tradizione popolare italiana nonchè un live molto coinvolgente. In questi casi però non so in che misura la componente nostalgica incida sul mio giudizio.








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