venerdì 22 ottobre 2010

Una Gran Torino per l'ispettore Callaghan


Esistono diversi fattori che possono incidere sul giudizio che diamo ad un film. Averne letto e/o discusso troppo, senza prima averlo visto. Nutrire aspettative esagerate. Il nostro umore al momento della visione. Le condizioni ambientali (nel caso si guardi a casa e non al cinema).

Deve essere per un mix di questi elementi che non ho apprezzato quanto credevo (e quanto hanno fatto diversi amici che considero, senza ironia, degli oracoli in materia) Gran Torino, di e con Clint Eastwood.

Non mi è piaciuto principalmente perchè ho trovato lo svolgimento della storia molto prevedibile dal punto di vista della finzione cinematografica. Diamine, poteva andare in modo diverso la storia? Lui è un anziano reduce dalla guerra in Corea, pieno di pregiudizi, burbero e per giunta fresco vedovo, ultimo americano in un quartiere di periferia che ormai è diventato a prevalenza asiatica.

I rapporti con la confinante famiglia di "musi gialli" (così li chiama lui) sono inesistenti e improntati alla reciproca diffidenza, fino a quando dal tentativo di furto dell'auto (la Ford Gran Torino del titolo) di Clint/Kowalski, quale prova di iniziazione per il riluttante ingresso dell'ultimogenito della famiglia di asiatici in una gang, si innescano una serie di eventi che, ca va sans dir, avvicineranno il vecchio americano ai nuovi vicini, e idealmente, getteranno il cuore oltre l'ostacolo dei pregiudizi tra la cultura americana e quella dei migranti da paesi lontani.

Il film non è certo tutto da buttare,intendiamoci, ma a tratti è davvero poco credibile. Il personaggio di Clint Eastwood quando imbraccia le armi e minaccia i teppisti oppure li irride mimando con le dita il gesto della pistola, sembra più una parodia (magari anche voluta eh) dell'ispettore Callaghan, che un'ottantenne che ha imbracciato le armi sessant'anni prima. Il giovane prete irlandese che cerca di confortarlo è troppo perfettino per essere vero. L'ingresso di Clint e la sua rapida accettazione da parte di una comunità notoriamente chiusa agli esterni come gli hmong appare decisamente precoce.

Apprezzabile invece la rappresentazione delle famiglie dei figli di Kowalski, più distanti dal padre in termine di comunicazione di qualunque cultura straniera, i siparietti dal barbiere italiano e i "dialoghi" dai rispettivi portici tra il personaggio di Eastwood e l'anziana della famiglia hmong.


Una considerazione a margine. Ho visto questo film sulla la prima rete della Svizzera Italiana (RSI1) e ho scoperto un canale davvero notevole. Film recenti, spesso in prima visione tv, una bella programmazione, una sola interruzione tra i due tempi della pellicola. Rispetto per il telespettatore insomma. A forza di guardare RaiMediaset avevo quasi avevo dimenticato cosa fosse.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravo, hai capito che Clint è molto ironico su sè stesso.
Il fatto che comunità hmong lo accetti è dovuto al fatto che lui ha difeso uno di loro. Inoltre, non sottovalutare il ruolo di questi giovani che sono a metà tra la cultura tradizionale e quella del paese in cui vivono.
Forse credi solo alle cose brutte e per quello trovi più credibile l'indifferenza e la stupidità dei figli piuttosto che l'accettazione del vicino straniero.
Lo scopo del film non era far saltare Monty sulla poltrona facendogli dire "Oh, poffare!", l'obiettivo del film è chiaro fin dall'inizio.
Eastwood -che è uomo capace di grande evoluzione artistica- ha voluto mostrare l'evoluzione morale di un uomo che sta per concludere la propria vita.
Grande, grande Clint, I love you.
PS La tv svizzera è mitica da sempre. Peccato che non di becchi più che sul satellite!!!
LISA

monty ha detto...

Il punto è proprio quello.
Non mi aspettavo i fuochi d'artificio,
sapevo qual'era il canone del film.
E l'ho trovato un pò troppo furbo, telefonato, insincero, inverosimile (e qui mi riferisco al drammone finale).
Tu c'hai visto una commovente
"evoluzione morale di un uomo che sta per concludere la propria vita" . Mi sta bene. Pace.

monty ha detto...

E per la svizzera prova a risintonizzare
il decoder ;-)

Filo ha detto...

Vedo che sei entrato nel club "Filippo-Maurino", contro la nota band rivale "Massi-Whipping".
Preparati allo scontro; noi ti staremo vicino. :D

monty ha detto...

Carico la magnum 44 :-D

Anonimo ha detto...

Pensi troppo. Quando guardi un film può essere dannoso...