Quest'anno ci sono elevatissime probabilità che non avrò un disco dell'anno da eleggere.
E' la prima volta, credo che non ho nemmeno un album nuovo che mi ha eccitato per davvero. Qualcosa sopra la media c'è, ma anche tante delusioni. Nel 2007 ha prevalso l'aspetto canterino, partendo dai 99 posse, passando per Bennato, Carosone, Gaber, persino gli Squallor, sono scivolato in una spirale karaoke, che se non mi fermo, pur di avere ritornelli facili da cantare mi regalo il quadruplo di D'alessio per Natale.
Credo che alla fine il trittico che si eleva dalla palude di uscite potrebbe essere Steve Earle/ Xavier Rudd/ Plant & Krauss.
Ma devo ancora deliberare, e sarà più dura del welfare al senato.
6 commenti:
xavier rudd mi ha così stracciato il cazzo un anno fa al rock an seine che non lo riascolterò mai più a meno di essere su di un'amaca, in spiaggia con mojito gelido e pompino kilometrico (ben fatto).
steve earle è una sola. non l'ho mica sentito ma tu me l'hai comunicato con le vibre.
plant e & krauss non pervenuto perchè sto ascoltando Liars e Jesus Lizard a manetta.
Ribadisco Modest Mouse. Incompresi.
Mau
questo post è solo per ricordarmi che ti devo mandare il cd dei Malfunk, vero? :D
steve earle merita maurino.
non puoi vivere senza city of immigrants.
è solo che quando gli artisti
attraversano la fase della serenità
mi piacciono un pò meno
ogni riferimento è casuale.
non so, ora mi faccio passare la fregola con Eric Dolphy e poi ci penso.
Mau
mai sentiti gli ESTERE?
good start
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