lunedì 3 ottobre 2011

La casa delle libertà





Accelerazione. Quando gli rode il culo, loro accelerano. Il tema è quello degli interventi limitativi della libertà di stampa e di opinione, con la scusa della privacy. L'aspetto che ci riguarda più direttamente è quello che è stato definito, da quanti si oppongono alla sua introduzione, norma ammazza-blog. Come molti di voi sapranno questa norma, che andrà in discussione nei prossimi giorni con l'impegno di approvarla entro un mese, prevede che ogni gestore di "sito informatico" ha l'obbligo di rettificare ogni contenuto pubblicato sulla base di una semplice richiesta di soggetti che si ritengano lesi dal contenuto in questione. Non c'è possibilità di replica, chi non rettifica paga fino a 12mila euro di multa (Repubblica). In pratica viene equiparato il mio blog da poche visite giornaliere alle testate da centinaia di migliaia di copie o ai siti da milioni di click, con tutto quanto ne consegue anche dal punto di vista delle possibilità economiche (per il Corsera dodicimila euro sarebbero una caccola, io dovrei vendere un rene).


E ancora: ai fini della pubblicazione della rettifica, non importa se il ricorso sia fondato: è sufficiente la richiesta perché il blog, sito, giornale online o quale che sia il soggetto "pubblicante" sia obbligato a rettificare entro 48 ore (Repubblica).


Avevano visto giusto quelli de L'ottavo nano, la Libertà, termine tanto abusato nelle diverse ragioni sociali delle coalizioni dietro alle quali negli anni si è nascosto Berlusconi, è esclusivamente il diritto di fare, per lui e il suo cerchio magico, un pò quel cazzo che gli pare.


E speriamo di non dover rettificare...



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