mercoledì 19 giugno 2013

Conan the barbarian




"Io vivo. Amo. Uccido. E sono contento".
Conan il cimmero



Capisci (o meglio hai l'ennesima dimostrazione) che cominci ad avere una certa età, nel momento in cui ti partono dei collegamenti che la maggior parte di quelli sotto gli anta molto probabilmente ignorano. Quando ho saputo della nuova rivisitazione della figura di Conan il barbaro la memoria non è andata alla mini saga cinematografica che ha lanciato definitivamente nello starbiz Arnold Schwarzenegger e neanche, all'estremo artistico opposto, ai libri fantasy di Robert E. Howard nei quali Conan è nato, ma sempre e solo al ciclo di fumetti di questo personaggio, magistralmente illustrati nel corso dei settanta per la Marvel da John Buscema.
Questo disegnatore, grazie al suo stile classico e immaginifico, riusci infatti nell'impresa di fare apprezzare (a me e a migliaia di altri lettori) un personaggio che non aveva nessuna delle caratteristiche che andavo cercando, da ragazzino, nei comics dei supereroi. E, a mio avviso, la locandina che vedete sopra e alcune scene del film, sono, ancora oggi, profondamente influenzate dallo stile di Buscema.

Ma ok, parlo del film. Nei (succinti) panni del cimmeriano troviamo Jason Momoa, che per gli adepti di Game of thrones è l'indimenticato Khal Drogo, uno dei (tanti) personaggi che sembravano cruciali allo sviluppo di quel serial e che invece c'hanno fatto prematuramente ciao ciao con la manina. Della partita anche Ron Perlman (qui Corin, padre di Conan),uno che, pur avendo alle spalle decenni di ruoli (perlopiù) da caratterista, si affranca a fatica dal character di (ex) capo della gang di motociclisti SAMCRO, in Sons of Anarchy, altra serie televisiva che da queste parti si apprezza abbestia.
Nel complesso penso di poter dire che le moderne tecniche di ripresa hanno sicuramente dato una rinfrescata alla resa della storia, rispetto a quanto proposto dai film con Schwarzenegger, per il resto la pagnotta è portata a casa grazie ad un buon intreccio tra azione e ironia, un'opportuna dose di effetti speciali, più splatter-violenza ed una quota tette abbastanza rilevante.
Non mi aspettavo molto di più, onestamente.

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