giovedì 24 gennaio 2013

80 minuti di Black Sabbath (Ozzy years)

Ormai dovrebbe essere chiaro a tutti che in ambito musicale non sono un esperto, ma piuttosto un inguaribile rock-addicted. Converrete che la differenza è sostanziale. Mi piace specificarlo così posso giustificarmi del ritardo cronico con il quale, talvolta, giungo ad approfondire fenomeni così clamorosi che ci sarebbe da chiedersi se in precedenza avessi per caso vissuto su marte. 
I primi Black Sabbath, per dire, ho cominciato ad ascoltarli seriamente nel 2007. In compenso però, da allora non ho mai smesso di farlo: ho acquistato tutta la loro discografia del periodo Ozzy, letto la biografia del frontman, mi sono eccitato all'idea di vederli dal vivo a Milano per poi incassare con delusione la defezione dovuta alla malattia di Iommi e di recente mi sono fatto anche la T-shirt d'ordinanza. Insomma, in un lustro sono diventato a tutti gli effetti un die-hard fan della band al punto di coinvolgere in questa mia affezione anche Stefano, che dopo Iron Man sta apprezzando anche altri pezzi del gruppo come Children of the grave e Electric funeral.
Tutta sta premessa per dire che ho preso molto sul serio la compilazione di questa playlist,  cercando di distinguerla da quelle ufficiali in commercio e tentando di coniugare le hits e i pezzi di culto, allo scopo di provare a rendere nel miglior modo possibile l'atmosfera che sapeva creare la band e la loro crescita musicale. 

Data la significativa durata media dei pezzi ho dovuto fermarmi a 14 tracce, per cui aspettatevi un volume 2.

1) Sabbath bloody Sabbath (live from Reunion)
2) Hole in the sky
3) N.I.B.
4) Black Sabbath
5) Children of the grave
6) Into the void
7) Electric funeral
8) Paranoid
9) War pigs
10) Snowblind
11) Dirty women
12) Iron man
13) Faires wer boots
14) Spiral architect







1 commento:

Filo ha detto...

musicalmente non erano granché, però erano pettinati bene.