domenica 11 luglio 2010

Hai un amico in me


I più critici sostengono che in tempi di crisi anche un'azienda come Pixar, che ha fatto del rinnovamento, della sfida e della creatività la sua ragione d'esistere abbia dovuto ripiegare su "banali" sequel dei suoi titoli di maggior successo, in virtù di un sicuro riscontro di pubblico.

Così, dopo aver sfornato capolavori del cinema d'animazione come Ratatouille,Wall-E, Up (solo per restare ai titoli più recenti), ecco Toy Story 3, Cars 2 (l'anno prossimo) e Monster & co 2 (nel 2012).


Com'era quello slogan pubblicitario? "Io guardo al risultato"? Beh dovrebbero adottare questo sistema anche i criticoni con il mignolo all'insù, perchè in questo caso il risultato è eccezionale. La saga di Toy Story conferma la sua peculiarità, migliora coi sequel. E il terzo capitolo rischia seriamente di essere il migliore della trilogia, con il suo mix di divertimento, azione e sentimento. I nuovi personaggi sono perfetti, lo sviluppo della trama è avvincente, in qualche caso adrenalinico. Il finale è commovente, per fortuna poi sui titoli di coda si torna a ridere di gusto.
Woody, Buzz e soci sono diventati ormai un pò nostri giocattoli, metafore della nostra infanzia perduta, feticci della nostra fanciullezza da cui si fatica a staccarsi definitivamente.
A pensarci bene forse è piaciuto più a me che a Stefano.

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