Efficace e corrosivo fondo del sempre ottimo Curzio Maltese sul Venerdì di Repubblica di oggi. Il tema è la riforma scolastica di Tremonti (e non della Gelmini, visto che parte da un taglio, di oltre 8 milardi, di natura economica). Ne ho trascritto un paio di stralci che ho trovato particolarmente stimolanti:
In un film di Truffaut, Gli anni in tasca, un maestro spiega ai suoi alunni che nessuno si cura dei loro diritti perché i bambini non votano. Aggiunge che tutti possono, anzi debbono, protestare. “Tutti i governi dicono: non cederemo alle minacce. Ma in realtà cedono solo a quelle”.
Nell’Italia di oggi un maestro come quello, magnifico, sarebbe processato.(...)
E’ curioso che su 8 miliardi di tagli imposte alle elementari, con 130mila esuberi fra docenti e precari, non un euro o un posto riguardino l’insegnamento della religione, dal costo di un miliardo l’anno, con un esercito di 24mila insegnanti di ruolo scelti una volta dai vescovi e assunti per la vita dallo Stato. Eppure, guardacaso, nessun Brunetta si scandalizza. (…)
Nell’Italia di oggi un maestro come quello, magnifico, sarebbe processato.(...)
E’ curioso che su 8 miliardi di tagli imposte alle elementari, con 130mila esuberi fra docenti e precari, non un euro o un posto riguardino l’insegnamento della religione, dal costo di un miliardo l’anno, con un esercito di 24mila insegnanti di ruolo scelti una volta dai vescovi e assunti per la vita dallo Stato. Eppure, guardacaso, nessun Brunetta si scandalizza. (…)
2 commenti:
Ecco, hai centrato il bersaglio. Per non dire che gli insegnanti di religione diventano di ruolo dopo tre anni...
Una cosa inutile alla cultura, ma utile al lavaggio del cervello (e io lo vedo tutti i giorni e l'ho vissuto sulla mia pellaccia)
L'ha centrato il buon Curzio, il bersaglio.
Però sì, è una vera schifezza.
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