mercoledì 12 luglio 2017

Man in the dark (2016)


Tre ladri entrano in una casa isolata dove vive da solo un vecchio cieco. Hanno ricevuto una soffiata riguardo ad un bottino da centinaia di migliaia di dollari. Per loro è un gioco da ragazzi, una robetta da dentro-fuori e poi saranno sistemati a vita.
La trama di Man in the dark (che in Italia, curiosamente, pur riportando il titolo in inglese non è l'orginale: Don't breath) è quella di tanti altri film di genere, salvo poi ribaltare il gioco dei ruoli, con  i cattivi , o almeno una di loro, a compiere i furti per un motivo nobile e, ovviamente, il vecchio che rivelerà segreti sconvolgenti e abilità incredibili, annullando, tra le sue quattro mura, lo svantaggio della cecità. 
 
Fede Alvarez, il regista del film (prodotto anche da Sam Raimi), pur scivolando su qualche clichè, ci regala un'opera tesa e claustrofobica, girata con la giusta perizia, dove l'immedesimazione con l'angoscia dei personaggi è perfettamente riuscita, per un prodotto finale che senza dubbio si fa notare nella pletora di pellicole pseudo horror.

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