lunedì 14 dicembre 2015

Darlene Love, Introducing Darlene Love


Dopo quello di Southside Johnny, ecco un altro nuovo disco soul / rhytm and blues interpretato da una vecchia conoscenza. A dispetto del titolo (Introducing Darlene Love) infatti, Darlene (all'anagrafe di cognome fa Wright) è sulla piazza da tempo, se è vero che ha visto i natali nel 1941 e ha iniziato a pubblicare dischi nel 1963 nella squadra di soul singer alla quale si affidava Phil Spector (vista la stagione non posso non rimarcare che la trovate anche nell'imperdibile A Christmas gift for you).
La cantante (e attrice) è da tempo nei radar di Springsteen e Little Steven, ma solo oggi il bandanato chitarrista (e attore) italo-americano è riuscito nel sogno di produrle un album, contribuendo sostanziosamente attraverso il suo inconfondibile imprinting musicale e con brani propri (la trascinante apertura Among the belivers arriva dal misconosciuto capolavoro Voice of America che Miami Steve registrò insieme ai Disciples of soul nel 1983 e Last time, più o meno dello stesso periodo ma scritta per Gary U.S. Bonds) e portando regali da parte degli amici, come l'inedito springstiniano Just another lonely mile
Il risultato è un album che parla, oltre che agli appassionati di black music d'annata, a tutti i nostalgici dei primi lavori solisti di Van Zandt, del periodo soul di Springsteen (1975/77) e in generale del wall of sound della E Street Band originale con incantevoli sconfinamenti nel gospel ( l'uno-due conclusivo Marvelous e Jesus is the rock).
Con queste premesse, non potevo lasciar correre.


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