lunedì 13 ottobre 2014

The Gaslight Anthem, Get hurt


A detta di chi scrive, il più grande elemento di distinzione tra i Gaslight Anthem e la pletora di bands che affollano il panorama musicale è la capacità di portarti via. Dalla tua stanza, dall' imbottigliamento nel quale sei incastrato con la tua utilitaria, dal vagone della metro che ti porta a casa. Di farti viaggiare con le suggestioni create dal loro brand musicale: una  contaminazione tra new wave e blue collar rock (qualcuno dopo Skin or swim, l'album di esordio, ha azzardato un sodalizio tra Cure e Springsteen) con derive punk. E grunge, almeno a giudicare dall'incipit di Stay vicious, pezzo di apertura di Get hurt, lavoro numero cinque del combo del New Jersey che inizia su svisate di chitarra che rimandano appunto a quella stagione di oltre vent'anni fa, con il cantato di Fallon che, quasi irriconoscibile,  ben si adegua all'andazzo, fino a che un improvviso cambio di registro scioglie la tensione passando dall'acido al confidenziale con una disinvoltura spiazzante. Basterebbe questo per cancellare il passo falso del precedente Handwritten: il gruppo si è ritrovato e ha ritrovato la voglia di comunicare attraverso le tante anime e le passioni musicali dei singoli componenti.
E' solo così che si può centrare una ballata grondante struggimento qual è la title track, splendido esempio del perfetto romanticismo da strada della band. Certo, non mancano nemmeno a sto giro le cambiali pagate a zio Bruce, con gli ululati di Stray paper e sopratutto con le sferraglianti Helter Skeleton e Ain't that a shame, ma i ragazzi sono bravi ad evitare di rimanere intrappolati dentro pericolosi risucchi derivativi e ci regalano altre importanti gemme autoctone come Red violins o la sognante Break your heart
Ho letto in giro giudizi tiepidi per questo album, si sarà capito che non li condivido affatto. Forse una band quando arriva al quindo album senza essere diventata gli U2 registra un inevitabile calo di hype da parte degli addetti ai lavori, forse Fallon e soci sono troppo poco star rispetto a colleghi anche meno dotati di loro, forse non è (più? ancora?) stagione per questo genere musicale. 
E' la classica situazione da mixed emotions: spiace per il mancato raggiungimento del successo planetario da parte dei Gaslight, ma così almeno possiamo coccolarci un gruppo che resta, ancora per un pò, solo di nostra pertinenza.

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