martedì 15 aprile 2025

Hayes and the Heathens, ST (2024)


Quello per Hayes Carll è stato un amore fulminante e intenso, prova ne siano i tanti post pubblicati sull'artista texano dal 2008 in poi (tutti taggati a suo nome) che ti puoi dilettare a trovare sul blog. Devo ammettere però che la piega musicale più recente, intimista, introspettiva, presa da Hayes, pur continuando ad evidenziare un ottimo songwriting, discostandosi dai primi quattro lavori, e in particolar modo dall'apice di Trouble in mind e KMAG YOYO, gli aveva fatto smarrire, almeno alle mie orecchie, quell'elemento distintivo che me l'aveva fatto apprezzare. 
Alla fine del 2024 l'artista è tornato a pubblicare un album coadiuvato dai Band of Heathens un gruppo originario di Austin (una delle scene più vivaci e interessanti della scena texana) attivo, come Carll, da quasi mezzo secolo, che si muove perfettamente a suo agio in tutte le sfumature del genere americana e che trova sul palco la sua collocazione naturale. 

Il risultato è un disco clamorosamente bello e inaspettato, nel quale tutti gli attori si trovano a meraviglia, Hayes recupera l'aspetto più scanzonato e divertente delle sue liriche, come il brano d'apertura, Nobody dies from weed, sulla legalizzazione della maria, dimostra perfettamente (Some folks dies from being dumb / but nobody dies from weed), ma è proprio l'alleanza artistica a funzionare armoniosamente, a giovarsi del suono full band che ci permette di passare, nella modalità più spontanea possibile, dal southern di Any other ways ad una country song di livello (See how they run), ad un blues elettrico sferzante (Nothin' to do with your love), agli highlights dell'album: una sontuosa, in magico equilibrio tra Tom Petty e Bruce Springsteen, Water from the holy (cantata da Ed Jurdi degli Heathens), e una love song ispirata, emozionante, Adeline, intonata da Carll.

Otto pezzi per poco più di mezzora di musica, nella quale si concentra però un elegante sunto di cosa significhi suonare americana di gran classe, nel primo quarto di secolo dei duemila. 
Gioiellino.

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