martedì 21 febbraio 2017

80 minuti di Bob Dylan

La premessa può suonare contraddittoria: non considero Bob Dylan un'artista da greatest hits. 
Quantomeno, è delittuoso iniziare a conoscerlo partendo da una delle tante raccolte che negli anni sono state compilate a suo nome. Non ci può essere approccio alternativo a Dylan che l'ascolto integrale dei suoi album.
Diverso per chi, come me, sebbene in ritardo, ha costruito le sue fondamenta su alcuni lavori che si sono impressi a fuoco nella memoria. In particolare con una manciata di dischi che rispondono ai titoli di Highway 61 Revisited; Blonde on blonde; Blood on the tracks; Desire; Oh mercy e Time out of mind potrei camparci per anni senza bisogno  di altri stimoli.
Tuttavia, se siamo qui è perché l'istinto dello scorpione ha ancora una volta prevalso sulla ragione e non ho voluto resistere all'impellente desiderio di mettere in fila una ventina di pezzi ai quali (noti o meno noti) sono visceralmente legato, consapevole delle molte assenze di rilievo.


01. Political world
02. Highway 61 Revisited
03. Don't think twice, it's alright
04. Jokerman
05. Tangled up in blue
06. I want you
07. All along the watchtower
08. Tweedle Dee & Tweedle Dum
09. Blowin' in the wind
10. One of us must know (Sooner or later)
11. Everything is broken
12. It's all over now baby blue
13. One more cup of coffee
14. Knockin' on heaven's door
15. The times they are a-changin'
16. The mighty Quinn (Quinn the eskimo)
17. Just like a woman
18. Master of war
19. Gotta serve somebody
20. Make you feel my love

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Proprio un triplo concentrato di Dylan...
Per me sintetizzare Dylan è impossibile!
Peace!

monty ha detto...

Lo è, in effetti.
Ci vuole quella dose extra di blasfemia che, modestamente, quando si parla di compilation, non mi faccio mancare...